Il protocollo preparato dalla Figc e rivisto dalla Serie A è stato promosso. Ma per le partite ne servirà un altro e molto più complesso
Il protocollo preparato dalla Figc e rivisto dalla Serie A è stato promosso, scrive il Corriere Dello Sport. L’obbligo del ritiro per le prime due settimane (i calciatori torneranno a casa ogni giorno) è dunque stato tolto, ma non solo. La vera chiave sta nell’abolizione della quarantena collettiva.
ISOLAMENTO. Almeno per la fase degli allenamenti, il problema dell’isolamento dei contatti stretti dell’eventuale contagiato è stato risolto togliendo la quarantena di tutta la squadra, ma con l’immediato isolamento (quarantena) del soggetto interessato fino a completa risoluzione dei sintomi, qualora presenti, e fino alla documentazione di due tamponi negativi a distanza di almeno 24 ore l’uno dall’altro. Le sedute, quindi, proseguiranno e si potrà così prepararsi alla ripresa della A. Se però una positività salterà fuori, per esempio, il 5 giugno e il campionato riprenderà il 13, quella squadra non potrà andare a giocare la gara..
TAMPONI E RESPONSABILITÀ. Ai calciatori è chiesta massima responsabilità ed evitare contatti al massimo. E i tamponi per il calcio non dovranno in alcun modo intaccare quelli per fronteggiare l’emergenza sanitaria di tutti gli altri. Per quanto riguarda la ripresa del campionato, però, servirà un nuovo protocollo che, con i viaggi, gli hotel da affittare, gli stadi da visitare e tutti gli altri contatti possibili, non sarà facile da approntare.
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Redazione LaViola.it