Con il caso Donnarumma si è aperto, nuovamente, il tema dei procuratori. Su La Gazzetta dello Sport, all’interno del suo dossier relativo alla potenza sempre crescente dei procuratori nel mondo del calcio, vengono riportati le opinioni di una serie di direttori sportivi di Serie A, tra i quali quello viola Pantaleo Corvino: “Penso che nell’ultimo periodo si sia alterato tutto. Non capisco perché per fare gli allenatori sia necessario fare corsi ad hoc, per diventare dirigenti pure. E da poco anche per essere osservatori. Per fare gli agenti di mercato, invece, non servono corsi. La Fifa ha tolto lo status di agente ed è stata una mossa sbagliata, perché nel mercato di oggi è una figura che incide molto e senza uno status preciso si rischia confusione. È necessario riconoscere a livello normativo e professionale questo status – conclude Corvino -, poi una mossa che farei è quella di far pagare le procure agli agenti direttamente ai calciatori oggetti del trasferimento, mentre le intermediazioni devono rimanere a carico dei club”.
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Procuratori, il pensiero di Corvino: “Nell’ultimo periodo si è alterato tutto”
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Redazione LaViola.it