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Priorità centravanti: ma manca il gioco offensivo. Calci da fermo e gol casuali non bastano

La Fiorentina considerava prioritaria l’esigenza di prendere una punta. Ma a latitare è soprattutto la manovra offensiva. Solo 1 gol nelle ultime 7 gare su azione manovrata

Non è un caso se in mezzo a tante problematiche evidenziate da questa rosa la Fiorentina abbia tamponato la prima falla, quella considerata prioritaria, prendendo una punta, cioè Cutrone. Ma se è ovviamente ancora presto per vedere dei cambiamenti, e perché con Iachini la squadra ha disputato due gare e perché l’ex Wolves è appena arrivato, il dato che emerge sull’attacco si fa sempre più inquietante.

POCHI GOL, E ‘CASUALI’ Non solo la Fiorentina ha il 12° attacco della Serie A, ma i suoi attaccanti non segnano mai. Anche con la Spal ci ha pensato un difensore, mentre con il Bologna aveva segnato un centrocampista. E non solo: nelle ultime 7 gare è arrivato 1 solo gol con un’azione manovrata, quello di Caceres a Torino su discesa di Chiesa dalla sinistra per la deviazione sotto misura del difensore uruguagio. Con la Spal il gol è arrivato da calcio da fermo, col Bologna con un tiro da fuori casuale di Benassi, con l’Inter grazie ad un’azione personale di Vlahovic, con la Roma su un rimpallo che ha messo in porta Badelj.

MANCANO IDEE IN ATTACCO La manovra offensiva, sostanzialmente, non sta esistendo. E se a Bologna il gol non è arrivato più per demeriti (errori di Chiesa e Vlahovic), una sterzata dovrà arrivare nelle prossime gare anche e soprattutto là davanti. Se fin qui Iachini ha lavorato bene sulla fase difensiva, adesso serve lavorare, e molto, anche su quella offensiva.

Non è un problema solo di uomini, visto che Cutrone ha toccato un pallone in 20 minuti, Vlahovic pochissimi, e soprattutto la Fiorentina anche con la Spal non ha quasi creato niente con azioni offensive manovrate. E il tutto col cambio di allenatore.

ASSIST Gli assist, fatta eccezione per le palle inattive, latitano. Lirola (l’anno scorso arrivato ad 8 assist) è ancora a 0, e anche contro la Spal non ha certo brillato per proposizione offensiva, Dalbert, che era arrivato a quota 3, è in continua involuzione. E se al momento il mantra di Iachini sembra essere la necessità di non scoprirsi troppo e l’equilibrio, per prima non prenderne e poi eventualmente darne, là davanti serve una svolta. Sia in chi finalizza ma anche e soprattutto in chi dovrebbe mettere in condizione le punte di finalizzare.

Sono 14 gli assist messi a referto fin qui dalla Fiorentina, 11° dato della Serie A. Ma dalla combinazione Dalbert-Vlahovic a Cagliari fino alla gara con la Spal, in 7 giornate di campionato, solo una volta la Fiorentina ha segnato attraverso una manovra offensiva organizzata. Trend, dunque, da invertire al più presto.

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