Boateng prenderĂ la numero 10 viola. Quella che fu di Antognoni, Rui Costa, Baggio. E che negli ultimi anni era finita sulle spalle di Eysseric, Tanque Silva, e Ruben Olivera
Con tutto il peso e la pressione del caso, che a qualcuno fa tremare le gambe, mentre ad altri fa solo effetto stimolante, Kevin Prince Boateng non ci ha pensato due volte e si è preso la maglia numero dieci. Con annessi scritta Prince sulle spalle e voglia di spaccare il mondo. Giusto per ribadire a quale delle due categorie sopracitate appartenga Boateng.
E non servono manuali di storia per ricordare quanto e perchĂ© la maglia numero 10 per un tifoso della Fiorentina conti. PerchĂ© Antognoni è storia, Rui Costa, De Sisti, Baggio sono classe pura e ricordi, Mutu è talento e estro, che in una parola sola si possono tradurre in, appunto, numeri dieci. Chi piĂ¹, chi meno, per il ruolo che teoricamente quel numero significava in origine.
Poi il declino, e non solo tecnico. In alcuni casi, quasi un oltraggio al significato simbolico che quella maglia ha e ha avuto per Firenze. Come l’era dei Ruben Olivera, del Tanque Silva, di Bernardeschi, fino agli Eysseric e i Marko Pjaca, in un mix tra chi non se la meritava, chi l’ha oltraggiata, chi l’ha presa quasi per caso, e chi di quel numero ne è rimasto prigioniero quasi come una maledizione, come il croato.
Ora tocca a Prince invertire la tendenza, e far risplendere ad antica memoria la dieci. Con tutti gli onori, ma anche oneri, del caso.
Di
Gianluca Bigiotti