Stesso stadio, nuova occasione per aggiornare la storia. Un anno dopo la Fiorentina torna a giocare la finale per lo scudetto Primavera, scrive La Gazzetta dello Sport. L’appuntamento è fissato: sabato, ore 20.45 al Mapei Stadium di Reggio Emilia, che alla giovane Viola evoca ricordi dolceamari. Dodici mesi fa eliminò la Juventus ai rigori in semifinale prima di cadere nel match per il titolo contro l’Inter. Ieri a Sassuolo Sottil ha ripreso per mano la Fiorentina, trascinandola verso quella che potrebbe essere una rivincita tricolore, ammesso che oggi l’Inter incerottata (mancheranno Pinamonti, Odgaard, Brignoli e Danso) superi la Juventus, in gran forma in questa post season.
Non ha segnato Sottil, ma è stato l’incubo dell’Atalanta, con l’assist per Gori e i continui strappi in fascia. Vuole riportare a Firenze lo scudetto Primavera che manca da 35 anni. Il 2-0 della Fiorentina sull’Atalanta è sorprendente fino a un certo punto: Bigica ha stravinto la sfida delle panchine, presentandosi con una difesa attenta, un centrocampo che ha girato a perfezione sotto la regia di Diakhate (autore del 2-0) e sfruttando la verve di Sottil e il fiuto del gol di Gori, arrivato al 24° gol stagionale, Viareggio Cup inclusa.
La coppia d’oro della Viola ha lasciato il segno al 17’, quando Sottil è scappato sulla sinistra e regalato a Gori il tap-in che ha fatto saltare i piani della Dea. Bigica ha vinto anche nelle scelte a gara in corsa, pescando dalla panchina Meli, protagonista nel raddoppio: suo il destro in diagonale spinto in rete da due passi da Diakhate. Ora la Fiorentina deve trovare la chiave per invertire la rotta dopo le due sconfitte in finale in 12 mesi, sempre contro l’Inter: prima per lo scudetto 2017, poi al Viareggio 2018. L’appuntamento è fissato: vietato sbagliare.
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Redazione LaViola.it