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Prima psicologo, poi tattico. A Vanoli per cambiare la Fiorentina servirà la sosta

Paolo Vanoli - Torino

La sfida contro il Genoa dopo soli due allenamenti. Cambiare a livello tattico non si può, ma sul piano dell’atteggiamento sì ed è un dovere dei calciatori

Per prima cosa Paolo Vanoli si è preoccupato di lavorare sulla testa dei giocatori. Più che un tecnico uno psicologo anche perché in due allenamenti di certo non può stravolgere la Fiorentina. Domani a Marassi di novità dal punto di vista tattico non ce ne saranno granché. Almeno per quanto riguarda il sistema di gioco, che resterà il 3-5-2 portato avanti anche da Galloppa nella parentesi in Germania. Poco spazio per provare altro e l’obiettivo di regalare più certezze possibili ai calciatori. Ma la base di partenza va oltre il modulo. L’atteggiamento non dovrà essere sbagliato. Nè all’inizio e nemmeno con il passare dei minuti. La Fiorentina deve imparare in fretta a saperci stare dentro la partita. A saper soffrire insieme quando l’andamento lo richiede. Troppo spesso si è sciolta alla prima difficoltà. Vanoli ha preso a esempio la partita con il Mainz. Impensabile perderla per quello che è stato lo sviluppo del match. I minuti finali dovevano essere gestiti con attenzione e maturità. Concetti fin qui mancati ma che dovranno essere inseriti in fretta da calciatori che si reputano di livello.

SOSTA FONDAMENTALE. Per cambiare tatticamente ci sarà tempo e modo durante la sosta. Almeno da questo punto di vista la tempistica può dare una mano. Vanoli perderà qualche elemento chiave per gli impegni delle nazionali, vero, ma avrà comunque un gruppo nutrito col quale lavorare. Sarà provata anche la difesa a quattro. Questa è una certezza. Vanoli ci lavorerà fin dai primi allenamenti della prossima settimana. Poi valuterà insieme allo staff difetti e benefici. Occhi puntati anche sulla composizione della trequarti e dell’attacco. In carriera ha saputo adattarsi in corsa alle caratteristiche dei propri giocatori. Kean da solo oppure no? Domande che troveranno una risposta dopo la sosta, l’ultima prima di un filotto di partite che porteranno la Fiorentina in fondo a questo 2025. Dopo Juventus e Atalanta arriveranno una serie di gare da vincere: Sassuolo, Verona, Udinese, Parma e Cremonese. L‘obiettivo è normalizzare la classifica e allo stesso tempo (con Aek Atene, Dinamo Kiev e Losanna) rimandare a marzo il discorso Conference League. Il piano è chiaro: testa bassa e lavorare. I primi input di Vanoli sono già arrivati.

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