Kean e Gudmundsson trascinano in avvio, poi c’è bisogno di soffrire di gruppo. Negli ultimi 10 anni solo una volta più punti di adesso dopo 22 partite
Due gol nel primo tempo, un po’ di sofferenza nel finale e tre punti preziosi per continuare una marcia che per adesso è in linea con gli obiettivi e con le potenzialità del gruppo. La Fiorentina bissa contro il Genoa il successo ottenuto domenica scorsa contro la Lazio: un 2-1 maturato in avvio grazie alle reti di Kean e Gudmundsson e difeso con carattere dopo il gol di De Winter e la crescita degli avversari. Così scrive La Gazzetta dello Sport.
INSERIRE I NUOVI. Rispetto alla sfida dell’Olimpico la gara si è riaperta prima, ma c’è stata una sola, vera occasione per firmare il pareggio. Il Genoa, nonostante l’inserimento di tutti i giocatori offensivi, è stato pericoloso quasi solo su calcio piazzato e con un difensore: sui corner di Martin, De Winter prima ha segnato e poi ha costretto De Gea a una parata decisiva. Le punte hanno inciso poco. La Fiorentina, invece, ha vinto anche grazie alla qualità dei suoi attaccanti: Kean ha sbloccato la gara con un gesto tecnico meraviglioso, Gudmundsson ha concluso con un tiro deviato in rete una bella discesa di Gosens. Vincere aiuta il processo di guarigione, ma la ripresa ha dimostrato che la Fiorentina, se non malata, è ancora debilitata. Adesso Palladino ha la necessità di inserire in fretta i nuovi acquisti (Zaniolo e Ndour di sicuro, Fagioli chissà) perché la squadra sembra stanca, ci sono poche alternative ai titolari e tra un mese ricomincerà la Conference League che è un obiettivo importante. Il recupero con l’Inter di giovedì, intanto, potrebbe dare ai viola la possibilità di scavalcare la Juve al quarto posto o almeno di raggiungerla.
RISPOSTA. Ieri la risposta del gruppo è stata buona dal punto di vista della mentalità e della predisposizione alla lotta. Però la ripresa è stata mediocre tecnicamente (la squadra non teneva più la palla e subiva la spinta del Genoa) e tatticamente (poca compattezza, scarsa copertura dell’ampiezza, troppo spazio tra le linee). Il successo, comunque, ha premiato il discreto inizio e la capacità di sfruttare le poche occasioni. Solo una volta negli ultimi dieci anni la Fiorentina ha conquistato più punti dopo 22 partite: dato da ricordare anche quando si evidenziano le difficoltà dell’ultimo periodo.
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Redazione LaViola.it