Una netta differenza in campo e una papabile differenza in panchina in fatto di esperienza. Sembra poter essere la sintesi di un finale già scritto, di una partita (però) ancora da giocare. E allora, essendo ancora tutto in ballo… c’è da provare a ballare. Nonostante tutto. Nonostante le assenze. Nonostante la ‘sfiga’.
Impossibile, oggi, non menzionare le numerose problematiche legate alle condizioni fisiche di alcuni giocatori importanti della Fiorentina che metteranno il tecnico Montella nella posizione tutt’altro che comoda di fare scelte obbligate quando si troverà a dover stilare la ‘sua’ formazione. Dall’altra parte, invece, un Benitez sereno che potrà scegliere davvero… e anche mandare in campo ‘el Pipita’ Higuain, in virtù del recupero lampo da un infortunio che fin da subito è parso tutto fuorché eccessivamente serio. I presupposti non sono buoni per la Fiorentina, che è partita alla volta di Roma contro ogni pronostico. I favori della vigilia sono tutti per i partenopei, di per sé più forti dei viola e assolutamente più… integri.
A questo c’è da aggiungere un dato fondamentalmente fine a se stesso, ma che potrebbe incidere nell’arco della partita: l’esperienza a confronto dei due allenatori. In una recente intervista rilasciata alla Rai, l’allenatore della Fiorentina ha parlato del suo collega Benitez, del fatto che abbia più esperienza di lui. “È più abituato di me a vivere la gestione e le strategie di partite come questa”, ha detto. Però ha lanciato la sua personale sfida. E quando gli è stato chiesto cosa dovrà temere, invece, lo spagnolo di lui, ha risposto: “La mia inesperienza”.
Dunque, prevarrà l’esperienza e la saggezza di chi domani sera giocherà dalla panchina la sua quindicesima finale di Coppa (dimostrando di essere uno specialista in materia) oppure la voglia e la convinzione di chi è alla sua prima volta? Proprio così, il tecnico del Napoli è a quota 14 finali disputate, di cui ben 8 vinte e 6 perse (14 come gli anni di differenza tra i due: Montella 40, Benitez 54…). E quella di domani sera all’Olimpico in Coppa Italia contro la Fiorentina, sarà la finale numero 15 per lui… Montella, invece, è alla sua 1ª finalissima da allenatore. Non sono certo numeri da sottovalutare, così come non sono numeri sui quali basarci. Perché alla fine dei conti, la sentenza la darà il campo. E il campo non sempre dice che a vincere sono i migliori. Né i più esperti. E poi, attenzione: il Napoli è più forte, sì, ma la Fiorentina cercherà di dire la sua, a prescindere da chi scenderà sul terreno di gioco. Difficile ci sia qualcuno che non abbia voglia di provare a vivere una notte da protagonista. E Montella dovrà saper domare e gestire il suo gruppo, come fosse un addestratore in una gabbia di leoni… affamati di vittoria. Chissà che succederà in quella gabbia… e chissà che non sia proprio quella fame di vittoria a fare la differenza!
Di
Redazione LaViola.it