Ribery ha trovato la prima rete a Firenze, con quell’esultanza da claudicante piuttosto ironica. Ha chiesto anche un rigore, ma non è arrivata la vittoria
Franck segna, esulta a modo suo – balletto claudicante circondato dai compagni –, ma non basta. Eppure la zampata di Ribery sembrava davvero il detonatore verso una vittoria importante. E di prestigio. La Fiorentina, insomma, ci credeva, ma il Milan proprio dopo quel gol (e quell’esultanza liberatoria) ha saputo rialzarsi, scrive La Nazione.
PRIMO GOL. Chissà cosa avrà pensato FR7 che dopo un anno e mezzo con la maglia viola sulle spalle era riuscito a metterla dentro per la prima volta al ‘Franchi’. Poteva esserci tutto in quel gol al Milan. Poteva esserci il carisma del campione che aveva scelto Firenze e che con Firenze vorrebbe continuare a correre e poteva esserci anche il messaggio forte e chiaro sulla disponibilità ad ascoltare e magari accettare la proposta di un rinnovo che Commisso proverà a mettergli sul piatto non appena tornerà in Italia.
OTTIMA PROVA. Gol a parte, spicca una prestazione che lo ha riportato molto vicino alle migliori prove della sua avventura da fiorentino. La sorpresa più bella è senza dubbio l’intesa con Eysseric, la nota più delicata è invece la sofferenza nel raccordarsi con i piedi buoni di Castrovilli, causata, però, dalla prestazione assolutamente opaca del numero 10 viola. Fra i rimpianti della notte contro i rossoneri, anche un calcio di rigore che FR7 ha chiesto a gran voce dopo un contatto in velocità con Diaz. Var e moviole non l’hanno aiutato.
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Redazione LaViola.it