Editoriali
Tra pretattica e reale (auto) convinzione di una Fiorentina che sia già forte così
La speranza di molti è che ci sia pretattica nelle parole di Pradè. Le lacune che questa Fiorentina pareva avere a inizio stagione si sono confermate
Pochi giorni fa fu Joe Barone ad alzare ancora l’asticella delle ambizioni (più o meno future) della Fiorentina, sottolineando come l‘ingresso in Champions League potesse essere un modo per aumentare i ricavi della società e, dunque, tra gli obiettivi. Non per la stagione in corso, ovviamente, ormai difficile da raddrizzare per la corsa all’Europa via Serie A, ma come conclusione di un percorso di crescita. Poche ore fa, tuttavia, il ds viola Daniele Pradè ha riportato un po’ tutti sulla terra, chiudendo la porta a eventuali sogni e sottolineando ancora una volta la convinzione della forza della Fiorentina per come essa già è.
(FORSE) PRETATTICA. La speranza di molti è che si tratti solamente di pretattica. Le lacune che questa Fiorentina pareva avere a inizio stagione si sono confermate e acuite. Le priorità, infatti, restano le stesse di quando si chiuse la sessione estiva di calciomercato: un regista, una punta affidabile ed un centrale di difesa che sia di uno spessore un po’ più alto di Luca Ranieri (senza nulla togliere allo stesso Ranieri).
LACUNE. Col passaggio al 4-2-3-1 è emersa ancor più forte l’esigenza di piazzare al fianco di Amrabat un regista, con caratteristiche proprie di quel ruolo, cosa che Mandragora e Duncan non hanno, mentre davanti Jovic e Cabral, come lasciato intendere anche dallo stesso Pradè, non hanno fatto molto bene, per cui si potrebbe pensare alla necessità di cambiare rotta sulla punta, per quanto non sia semplice come tipologia di operazione in una sessione invernale di mercato. Potrebbe essere una buona idea inserire in rosa un centrale che dia delle garanzie nel caso in cui qualcuno del trittico Milenkovic-Quarta-Igor dovesse avere delle problematiche. Nulla di nuovo, dunque, sempre che nelle intenzioni della Fiorentina ci sia davvero la volontà di provare a rimontare in classifica, come aveva detto Italiano dopo la gara col Milan, e che in un prossimo futuro ci sia la volontà da parte del club viola di gettare le basi per provare ad entrare in Champions.
AUTOCONVINZIONE. “Che dovevamo fare di più?”, disse lo stesso Pradé a fine mercato estivo, denotando grande convinzione nei mezzi della rosa messa a disposizione di Vincenzo Italiano. Il messaggio lanciato post Arezzo-Fiorentina è stato più o meno lo stesso, con sottolineature particolari per il valore aggiunto che daranno i rientri di Castrovilli, Gonzalez e Sottil. Basteranno? Chi avrà avuto ragione lo diranno i risultati tra qualche mese, a meno che con l’apertura del mercato la Fiorentina non smentisca se stessa.