Un altro tema spinoso nel mondo del calcio è quello dei contratti se i campionati dovessero concludersi dopo il 30 giugno
Se davvero “andrà tutto bene”, scrive il Corriere della Sera, e il campionato potrà ripartire è facile ipotizzare che lo scudetto sarà assegnato d’estate. Una novità assoluta, ma il coronavirus cambierà quasi tutte le nostre abitudini.
Da giorni, negli uffici della Fifa, circola un documento che sta per diventare ufficiale e che estenderà la durata dei contratti di coloro che rischiano di essere sospesi: giocatori in scadenza e giocatori in prestito, 130 in tutto solo in Italia, una parte consistente della nostra serie A.
L’orizzonte è ancora indefinito, ma nessuno crede che si possa chiudere i tornei domestici entro la fine programmata. Gravina, presidente della Figc, si è messo il cuore in pace. La posizione della Federcalcio è chiara: arrivare in fondo a tutti i costi.
Ecco perché ha parlato con Infantino “attivandoci affinché la Fifa proroghi i contratti oltre il 30 giugno“. Cambieranno tante cose: le date, il mercato, i contratti anche se non basterà un semplice documento, tipo colpo di spugna, per mettere a posto le cose.
Prolungando la serie A sino alla fine di luglio sarebbero necessarie deroghe per permettere di utilizzare i calciatori il cui futuro è da scrivere. Con ricadute economiche tutte da verificare. In serie A sono 241 i rapporti contrattuali interessati: 54 di giocatori in scadenza, 83 di giocatori che i club hanno in prestito in rosa e 104 di quelli prestati compresi quelli finiti all’estero. Impossibile attivare contrattazioni singole.

Di
Redazione LaViola.it