 
																												
														
														
													Maurizio Setti parla dell’allenatore gialloblu, che in estate è stato molto vicino alla Fiorentina
Maurizio Setti, presidente del Verona, ha parlato al Corriere dello Sport anche di Juric, tecnico che era stato molto vicino alla Fiorentina la scorsa estate e ora ancor più sotto i riflettori: “Il nostro segreto? Una catena di comando molto corta formata da me, D’Amico e Juric. Se fosse un’auto, Juric sarebbe la mia Ford Mustang gialloblù, un cavallo di razza grintoso e che regala grandi soddisfazioni. Cambiarlo con Guardiola, Klopp o Mourinho? No, Juric è perfetto per il Verona. Parliamo di grandi tecnici, ma credo che anche il mister abbia i mezzi per arrivare al loro livello».
PRESIDENTI. «Da piccolo mi affascinavano l’autorevolezza, il carisma, l’equilibrio, la determinazione e l’eleganza di Boniperti. Oggi apprezzo molto Lotito e De Laurentiis, due presidenti che stanno ottenendo grandi risultati pur con una gestione virtuosa. Il calcio è un’azienda che va gestita con cuore e passione, ma anche con raziocinio. Negli anni ho per esempio imparato a non incaponirmi su un giocatore, in quanto le occasioni sono ovunque, vanno solo sapute cogliere».
GIOCATORI. «Il mio sogno è portare a Verona un altro Luca Toni, bomber vero ma anche punto di riferimento carismatico per tutta la squadra. Il più grande rimpianto? Rafa Marquez: penso che se fosse stato allenato da Juric, avrebbe potuto esprimersi ad alti livelli».
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
																	 
									 
																	 
														
Di
Redazione LaViola.it