Le dichiarazioni del presidente del club argentino in cui è cresciuto il nuovo acquisto viola
In attesa di conoscere il nuovo allenatore, la Fiorentina ha ufficializzato l’acquisto di Nicolás González dallo Stoccarda. 23 milioni più 4 di bonus per l’acquisto più oneroso nella storia della società viola, che solo 3 anni fa lasciava l’Argentinos Juniors per 8,5 milioni diventando la cessione più importante della storia di un club che in Argentina chiamano El Semillero del Mundo (il vivaio del mondo), nel quale sono cresciuti Maradona, Riquelme, Redondo e Cambiasso. Per commentare questo trasferimento, LaViola.it ha contattato in esclusiva Cristian Malaspina, presidente dell’Argentinos Juniors:
Come commenta il trasferimento di González alla Fiorentina?
“Mi fa molto piacere questo suo trasferimento nel calcio italiano, in un Paese con uno stile di vita più simile al nostro. Si tratta di un giocatore con un potenziale enorme e lo sta dimostrando giorno dopo giorno con la nazionale argentina dove è riuscito a ritagliarsi un posto tra i titolari. Credo che per la Fiorentina sia un rinforzo di lusso e credo che potrà dare molte soddisfazioni, anche se ha ancora margini di miglioramento”.
Lo ha sentito negli ultimi giorni?
”Col fatto che si trova nella bolla dell’Argentina per la Copa América gli ho mandato solo un messaggio per congratularmi del trasferimento”.
González ha scelto Firenze nonostante l’offerta superiore da parte del Brighton…
“Non conosco le cifre, ma credo abbia scelto la Fiorentina per le prospettive future che potrà dargli. I tifosi della Fiorentina devono essere orgogliosi della sua scelta, non solo perché il club ha investito molti soldi”.
Che ragazzo ha conosciuto negli anni vissuti nella vostra società?
“Si tratta di un grande professionista con alle spalle una buona famiglia. Per quanto riguarda l’aspetto calcistico ha una tecnica incredibile e un’esplosività impressionante, oltre ad essere un eccellente colpitore di testa. Se devo sottolineare qualcosa però dico che è soprattutto un bravo ragazzo. Per questo ripeto che vista la somiglianza di culture tra Italia e Argentina penso che potrà trovarsi ancora meglio rispetto alla Germania”.
Prima di cederlo allo Stoccarda c’erano altre società interessate?
“Non ricordo bene se arrivò un’offerta ufficiale, ma sicuramente ci chiamarono delle società italiane. Vennero a vederlo gli scout di Udinese e Inter, ma lo Stoccarda si mosse velocemente e trovò l’accordo”.
Cosa la colpiva di González all’epoca?
“La caratteristica che ha sempre avuto, ovvero che non sente la pressione. Affronta tutto con professionalità e gioia, ma senza avvertire la pressione. Ci ha dato grandi soddisfazioni, per esempio con quel gol al Gimnasia de Jujui che ci ha permesso di tornare in Primera Division nel 2017. Vedendolo allenarsi durante la settimana mi rendevo conto che si godeva il momento e quello che faceva. Per questi motivi sono sicuro che arriverà in alto. Nei momenti chiave riesce sempre a mantenere la calma, anche per questo è arrivato in Prima Squadra molto giovane in un momento delicato, in cui il club aveva bisogno economicamente di ottenere la promozione”.
È l’acquisto più oneroso della Fiorentina: crede quindi che non sentirà questa pressione?
“No, basta vederlo in Nazionale. Si è preso le sue responsabilità e si è conquistato la maglia da titolare. In più il ct lo ha impiegato in varie posizioni e ha sempre risposto bene. Qui all’Argentinos è diventato uno dei leader molto rapidamente e così ha fatto anche in Germania. Non dimentichiamoci che è cresciuto in un club formativo come l’Argentinos Juniors. Noi prepariamo i ragazzi per arrivare in Europa pronti e la storia lo conferma: siamo una società venditrice. Si adatterà molto rapidamente, ve lo garantisco perché così lo abbiamo preparato, mentalmente e sportivamente. In Spagna così come in Italia solitamente noi argentini ci ambientiamo meglio, per questo dico che ha tutto per far bene, a maggior ragione dopo l’esperienza tedesca”.
Di
Mattia Zupo