La semplicità: cosa rarissima ai nostri tempi. Se lo diceva Ovidio duemila anni fa c’è da credergli. Nell’epoca in cui annunciare i colpi di mercato non basta più perché l’ufficialità viene bruciata dai social, l’unico colpo ad effetto che rimane agli uffici stampa e al marketing è quello dell’annuncio originale. La qualità a scapito della rapidità. Anche perché presto e bene, raramente avviene e allora bisogna ingegnarsi per trovare una soluzione inaspettata, simpatica e ben fatta. Tre componenti sempre più decisive nel velocissimo mondo dei social. Il colpo barocco di teatro però non è una novità. In Italia precursore fu Berlusconi con i giocatori del Milan in elicottero; la fase intermedia la segnò De Laurentiis con la presentazione del leone-Inler; ma di recente è stata la Roma ad entrare nella nuova era con Pellegrini e il suo joystick. E non è un caso che la società giallorossa, tra marketing e comunicazione, disponga di un buon numero di anglofoni. Perché alla fine le novità online, ormai dal 1995 quando l’inglese Tim Berners-Lee diffuse il world wide web, nascono e si diffondono sempre più a macchia d’olio partendo appunto da Oltremanica.
Già nel 1981, il Manchester United rese la firma sul contratto di Bryan Robson un evento pubblico: ad Old Trafford a bordocampo, prima della partita con il Wolverhampton che si chiuse con un maestoso 5-0. A fine gara, il neo-acquisto firmò il pallone di Sammy McIlroy, autore di una tripletta, con questa dedica: “A Sammy, da parte del panchinaro più costoso della partita!”. Nel 2001, Wenger annunciò una conferenza stampa a sorpresa. In pochi raccolsero l’invito, anche perché i caporedattori dell’epoca erano convinti che il tecnico francese avrebbe presentato al massimo Richard Wright, promettente portiere dell’Ipswich. E invece dal “cilindro” sbucò nientemeno che Sol Campbell, un parametro zero strappato ai cugini del Tottenham. Una situazione oggi irripetibile.
Senza colpi di scena allora, le società devono ingegnarsi per sorprendere tifosi e appassionati e prendere le cose alla larga. Per annunciare De Boer, il Crystal Palace ha mostrato un take-away caraibico con la fumata bianca dal richiamo papale: habemus Frank. Il Liverpool invece, per comunicare al mondo l’arrivo di Salah, ha scelto le dita dell’egiziano, intento a scorrere il profilo Twitter @AnnounceSalahNow prima di svelarsi al pubblico della rete. Anche l’Arsenal ha creato la suspense con un video in-loop di 30 secondi accompagnato dalla scritta “non indovinerete mai chi…” che ha ottenuto 27.000 retweet senza nemmeno scrivere il nome né mostrare il volto di Lacazette, ma soltanto alcuni dettagli della giornata del francese. Il Chelsea per Rudiger ha creato un vero e proprio cortometraggio utile anche a pubblicizzare il megastore appena rinnovato a Stamford Bridge, dove un padre accompagna il figlio a comprare la nuova maglia dei Blues e a sorpresa, su insistenza del piccolo tifoso che vuole a tutti i costi la maglia del difensore tedesco anziché quella di David Luiz o Hazard, compare proprio lui che dice «no problem, ora sono un giocatore del Chelsea».
L’Everton ha ufficializzato Sandro Ramirez con una soggettiva che parte dal centro sportivo di Finch Farm, passa per un jet privato e arriva fino in Spagna dove ad attendere la telecamera c’è il giocatore con la divisa dei Toffees; ma una sequenza simile era stata girata anche per l’annuncio di Keane, con l’aggiunta di un bastone per selfie. I creativi dello Stoke invece hanno scelto di piazzare il neo-acquisto Joshua Tymon davanti ad una tastiera, intento a sollecitare la società a comprare qualcuno (lui). La palma finora però va di diritto all’Aston Villa che ha scelto una conversazione su un gruppo Whats App per aggiungere (pardon, acquistare) John Terry.
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Redazione LaViola.it