Il tecnico viola ha parlato del fuoriclasse francese che sta allenando da poche settimane
Cesare Prandelli che racconta Franck Ribery, protagonista dell’approfondimento di Sky Sport. “Franck quando va in campo e ha la palla diventa un trascinatore perché gli è rimasto dentro quell’entusiasmo che possono avere i bambini. E’ un bambino – tra virgolette – che vuole vincere. Perché tante volte noi dimentichiamo quello che abbiamo provato da ragazzini.
Lui invece lo sta provando ancora adesso. E trasmette entusiasmo e voglia di vincere anche le partitelle. Riesce a trascinare i compagni: in campo è un grande esempio per tutti“.
“Il primo Ribery è stato un giocatore devastante perché quella fascia la faceva con grande intensità e dal limite dell’area di rigore aveva sempre una grande lucidità. Ovviamente il mio compito è far mantenere quella lucidità negli ultimi 20 metri e cercare di fare il lavoro sporco con altri giocatori, perché altrimenti sarebbe impensabile che possa fare la differenza ogni volta che tocca la palla.
La sua grande capacità è quella di vedere il gioco: sa quando deve accelerare, sa quando deve tenere palla per attirare due giocatori e poi liberare il compagno. E’ davvero un giocatore maturo e, paradossalmente, sono convinto che possa giocare in tutti i ruoli”.
Nessuno meglio di Prandelli, che in questa piazza ha mostrato il calcio più bello, può parlare del rapporto tra Firenze e i suoi fuoriclasse
Che cosa deve fare Ribery per affiancare i vari Baggio, Antognoni, Batistuta in modo stabile, definitivo, nel sentimento popolare? “Penso che Ribery abbia già fatto molto in questi mesi e abbia dimostrato questa grande capacità di saper leggere l’aspetto mentale, psicologico di questa città.
Faccio un esempio: se ci fossero stati 80mila spettatori a San Siro per la partita Inter-Fiorentina, probabilmente si sarebbero alzati tutti e avrebbero applaudito Ribery. Ecco, in quel momento, i fiorentini si sarebbero sentiti orgogliosi di essere rappresentati da un personaggio così“.

Di
Redazione LaViola.it