Il giovane attaccante serbo cerca il riscatto dopo un avvio di stagione assolutamente deludente. Con Prandelli potrebbe trovare più spazio
Ribery ha compiuto trentasette anni. Dusan Vlahovic è un classe 2000. Il talento serbo è uno degli attaccanti Europei più interessanti della sua generazione. Nella passata stagione ha fatto innamorare più di un allenatore con i gol splendidi realizzati contro l’Inter (ricordate lo spalla a spalla con Skriniar?) e al San Paolo. Poi, dopo il lockdown si è spenta la luce. Lo scrive questa mattina La Gazzetta dello Sport.
Il gioiello serbo, paragonato spesso a Ibrahimovic e a Dzeko, è finito in un tunnel dal quale ancora oggi fatica a uscire. E nonostante questo periodo grigio, la Fiorentina ha ricevuto per lui offerte da più di trenta milioni, l’ultima in ordine di tempo del Lipsia. Prandelli crede in Vlahovic, lo ha detto a Commisso e lo ha ribadito a Barone e a Pradè, i suoi interlocutori quotidiani. Il centravanti serbo deve cambiare atteggiamento, deve tornare a lavorare sui suoi difetti, a cominciare dalla poca abilità nel proteggere la palla per far salire i compagni.
Un limite che si può correggere o almeno migliorare con l’allenamento. L’idea del nuovo tecnico della Fiorentina è di garantire sei-sette partite da titolare a Vlahovic. A patto di vedere la giusta determinazione nel gioiello viola. Il tempo degli alibi è finito. Il talento serbo che con la sua nazionale non ha centrato la qualificazione per i prossimi campionati europei deve andare in cerca di rivincite. La prima occasione arriverà contro il Benevento di Pippo Inzaghi. Uno che di gol se ne intende.
Dunque secondo la rosea Vlahovic dovrebbe partire con i gradi di titolare nella nuova gestione firmata Cesare Prandelli. Una grande opportunità per l’attaccante per cominciare a far vedere con continuità le sue capacità. Visto che ad oggi le abbiamo potute ammirare solo a sprazzi.

Di
Redazione LaViola.it