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Prandelli: “Non perdiamo in partenza, ci vuole sana paura. Se le cose vanno male, scendiamo tutti. Barone grande dirigente. Rocco…”

Le parole del tecnico della Fiorentina alla vigilia della sfida contro l’Atalanta: “Bonaventura una risorsa, ecco come sta Castrovilli. Ho detto ai ragazzi…”

Parla così Cesare Prandelli alla vigilia della sfida contro l’Atalanta. Partendo dal ricordo di Paolo Rossi: Avrei preferito parlare alla fine di Paolo, quando si parla di amicizia, famiglia, bambini il calcio passa in ultima posizione. In questo momento particolare abbiamo la fortuna di andare con la testa in campo e pensare per poche ore al lavoro. Per me Paolo è stato un amico vero, sincero, leale. Una persona straordinaria che riusciva ad ironizzare su di sè come la maggior parte dei toscani. Voglio ricordarmi, oltre ai gol che sono nella storia, ma la felicità di quando è diventato papà ad una certa età. Il mio pensiero va a Federica e alle due bambine, quando saranno a casa noi amici dovremo mandare un messaggio chiaro che ci saremo. Ricordo Paolo felice, in questa famiglia meravigliosa, una donna forte e straordinaria. Le mando un abbraccio”.

ATALANTA.Affrontiamo una delle squadre più forti, organizzate e fisiche d’Italia. Tatticamente all’avanguardia. Noi partiamo oggi con il pensiero di non essere la vittima sacrificale, di non aver perso prima di giocare. Anche le grandi squadre non sono perfette, hanno un momento della partita in cui possono avere dei problemi. Noi dovremo essere lì decisi, coraggiosi e sfacciati per metterli in difficoltà”.

REAZIONE. Quel gol all’ultimo secondo è la dimostrazione che questa squadra vuole cambiare e togliersi di dosso le preoccupazioni e la paura. Una grande voglia di riscatto, se avessimo perso sarebbe stato qualcosa di brutto, non avremmo meritato. Anche senza entrare nelle scelte di arbitri e Var, avevamo tanto da recriminare. Al gol non solo i giocatori, ma tutti quelli che ruotano intorno alla squadra hanno esultato insieme. Tutti siamo consapevoli del momento di difficoltà, ho detto ai ragazzi che in campo non sono soli, ma giocano per tutte le persone che vogliono loro bene”.

RIBERY. “Non solo Ribery, ma tutta la squadra avrebbe bisogno di sentire fiducia e calore dei tifosi. Soprattutto uno come Franck che ha sempre vissuto in grandi palcoscenici, con le relative responsabilità, sente ancor di più la mancanza del pubblico. Mi fa piacere che mentalmente abbia deciso di affrontare questa difficoltà, e noi siamo ovviamente con lui”.

ATALANTA COME LA SUA PRIMA VIOLA.Qualche similitudine c’è, l’Atalanta rispetto ai nostri anni ha programmato un progetto anche dopo i primi 4 anni, sulla concretezza della squadra negli anni. Quando hai continuità diventa meno complicato far giocare la squadra con la tua mentalità”.

BONAVENTURA. “Sarebbe stato in campo già con il Benevento, ma ha avuto un problema. Per me è un titolare, ha personalità, tempi di gioco, può giocare in più ruoli. È un risorsa”.

MODELLO NERAZZURRO ANCHE NELLE INFRASTRUTTURE.Ci ricordiamo tutti quello che avevamo in testa e avevamo proposto, l’Atalanta è partita prima rispetto alle altre, ha un centro sportivo all’avanguardia. Il nostro probabilmente sarà migliore, le infrastrutture sono importantissime perché hai tutto a portata di mano, non sprechi tempo e i giocatori si rendono conto che fanno parte di un progetto. Non solo tecnico, ma nutrizione, comportamento, immagine. Anche i grandi giocatori scelgono in base alle strutture. 10 anni fa sceglievano la Fiorentina perché vedevano un progetto tecnico importante, a Bergamo nel frattempo stanno rifacendo anche lo stadio. Noi siamo qui a fare polemiche invece”.

ATTACCO.Dobbiamo avere un giusto timore, una sana paura, ma anche la consapevolezza che ci saranno dei momenti in cui possiamo far male all’Atalanta. Dobbiamo avere coraggio e voglia per dimostrare che abbiamo cambiato la storia”.

GASPERINI. “L’allenatore è il responsabile unico di un’idea di gioco e di un progetto tecnico. Quando hai vicino una società capace di gestire i momenti difficili l’allenatore prende ancor più forza. Ci sono momenti particolari in cui ci possono essere tensioni, io ora non le conosco all’Atalanta, ma tutto ciò che hanno fatto non si cancella con una discussione. Cercheranno di risolvere i loro problemi come tutti, come noi. Siamo sotto attacco, è una metafora, ci sono critiche forti. Dobbiamo essere capaci di capire come possiamo uscire. Lo possiamo fare se siamo uniti. Se la squadra dovesse andar male come anni fa, poi si scende tutti di categoria a livello professionale. L’importante è che la squadra in campo non senta troppo questa pressione, ma il giocatore in campo deve correre e non pensare a tante cose. La critica c’è sempre stata, col massimo rispetto. Dobbiamo essere stimolati da queste critiche”.

RIBERY. “La sua disponibilità è massima, dobbiamo recuperare più giocatori dal punto di vista fisico. Loro sanno che chi va in campo deve dare il 110%, anche se ha un’ora di autonomia”.

CRITICHE. “Ho trovato in Joe Barone, oltre agli altri dirigenti che conoscono la realtà italiana e fiorentina, una persona che in poco tempo ha capito queste dinamiche, sta diventando un grande dirigente. Ha dimostrato di essere pronto e capace. Il presidente ha una cultura completamente diversa dalla nostra, dobbiamo rispettarlo. Lo sento il peso che ha. Lui accetta le critiche, ma non le bugie e le falsità. Se uno raccontasse la verità loro sarebbero più capaci di capire questa mentalità così diversa dalla loro”.

CALLEJON.Sono giocatore di caratura internazionale, di personalità e qualità. Non ho dubbi da questo punto di vista, i dubbi ci sono dal punto di vista fisico e del minutaggio. Con i 5 cambi uno va in campo e gioca quando ce n’ha, magari esce da migliore in campo, e le critiche le prenderò io perché l’ho tolto. Magari qualche giocatore potevo toglierlo prima. Callejon con il Genoa ha messo 2 palle gol. La qualità non va dimenticata”.

CASTROVILLI. “Fino a ieri ha fatto lavoro di recupero, abbiamo uno staff di fisioterapisti eccellenti, tra i migliori che ho trovato in carriera. Ieri è sceso in campo con noi, ha recuperato molto bene. È disponibile, sceglierò io se farlo giocare dall’inizio o no”.

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