News

Prandelli: “La squadra deve dare di più. Commisso vuole grinta. Jack-FR7 e Callejon out”

Published on

Neanche il tempo per metabolizzare il ko col Benevento che è già tempo di vigilia per i viola. Le parole di Prandelli alla vigilia di Udinese-Fiorentina

E’ già vigilia per la Fiorentina di Cesare Prandelli che dopo il ko di domenica col Benevento si appresta ad affrontare l’Udinese in Coppa Italia. Il tecnico viola presenta la sfida con i friulani così:

PAURA. “Dobbiamo lavorare, la squadra deve dare di più. E serve anche una condizione fisica intensa, con una mentalità aggressiva e con voglia di essere sempre squadra. Che vuol dire correre un po’ di più, per i compagni e non solo. I dati dell’altro giorno sono stati imbarazzanti dal punto di vista atletico”.

ATTACCANTI E OCCASIONI. “Se stiamo ai dati…vanno interpretati. Bisogna capire come riuscire in poco tempo a cambiare questa abitudine di pensare che siamo una grande squadra, quando non è stato dimostrato nulla. Vlahovic ha corso con buona intensità, l’unico in campo ad aver fatto un determinato chilometraggio. Ma la manovra deve essere più collettiva, più avvolgente, e ci stiamo lavorando. Manchiamo in questo adesso. In due giorni di lavoro tutti assieme non potevamo fare granchè, ma intanto voglio subito vedere un altro spirito, dobbiamo essere battaglieri”.

CALENDARIO. Pensiamo ad una gara per volta. La Fiorentina deve pensare a provare a passare il turno. Conta, ma ora serve anche la prestazione. Voglio vedere una mentalità collettiva vera, quelli che stanno bene e sono pronti giocano, poi penseremo alle altre gare, da giovedì in poi”.

SOSTEGNO COMMISSO. L’ho sentito, la parola che emerge chiara è grinta, questa grinta che non si vede. Toccherà a me tirarla fuori. Non penso siano giocatori senza grinta, sennò non si arriva a questi livelli. Voglio vedere reazione, mentalità, e capire chi può e chi no reggere le pressioni. Non ci sono settimane per lavorare, ma pochi giorni. E quando hai una squadra che pensi abbia paura, c’è solo una cosa da fare: affrontare la paura, e batterla. Spero già che domani si veda qualcosa in questo senso”.

POST BENEVENTO. “Salverei qualcosa, il pressing alto, la voglia di ripartire. Ma va fatto con più intensità. Le seconde palle le prendeva tutte il Benevento, non va bene. Non c’è stata reazione. E questo non mi piace. Puoi subire reti, perdere, si sa. Un errore, ma ci deve essere sempre una reazione, e non c’è stata”.

DIFFICOLTA‘. “Quando sei in situazioni difficili conta prima l’uomo, poi il giocatore. E adesso voglio vedere chi è o meno un uomo vero. Se avessimo 5-6 Pezzella lotteremmo già per la Champions League. Nelle difficoltà si vede chi ha temperamento, chi reagisce, e chi no”.

UDINESE. “La paura ormai l’abbiamo provata. Ora basta. Ora basta scuse, basta alibi. Temo l’Udinese perchè è una squadra forte e organizzata, ma voglio vedere una squadra, la mia, che aggredisce e tira fuori il carattere”.

FIORENTINA DEL PASSATO. “Quando arrivai presi una Fiorentina che si era appena salvata. Ma c’erano due mesi di tempo per lavorare. Ora non c’è tempo. Scordatevi il calcio champagne, ora servono i punti. Abbiamo qualità singola, non collettiva. E lavoriamo su questo”.

ATTACCAMENTO. “In questi anni forse molti hanno avuto aspettative troppo alte. Automaticamente non puoi pensare di essere da alta classifica, se non hai quei valori. Io ora guardo la realtà. Serve spirito di gruppo, e appartenenza. In questo momento non è neanche facile per i giocatori, che vivono in situazioni anomale rispetto al passato. Non ci sono persone in giro, è tutto anomalo. Io sto provando a trasmettere i valori di Firenze e della Fiorentina”.

QUATTRO OUT. “Sono quattro i giocatori che non partono domani, Venuti, Callejon, Ribery e Bonaventura. Vediamo per domenica se rientrano”.

MILENKOVIC. “Secondo me può fare tanti ruoli. Può fare l’esterno destro in difesa. Domenica era una situazione particolare, ma sicuramente in mezzo è uno dei più forti d’Europa”.

85 Comments

Popular Posts

Exit mobile version