La notizia delle dimissioni di Cesare all’interno del gruppo viola. Il peggio sembrava alle spalle. La chat interna e il ritorno di Iachini
Nessuno nello spogliatoio viola avrebbe mai pensato ad un’uscita di scena così repentina. Nemmeno dopo le parole di sconforto di Benevento o il rassegnato mutismo di domenica contro il Milan Cesare Prandelli aveva lasciato lontanamente intendere alla sua squadra che avrebbe potuto di lì a poco dimettersi, con un gesto così estremo. Un fulmine a ciel sereno, dunque, che ha lasciato tutti di stucco. Così scrive La Nazione.
PRECEDENTE. Uno scenario che nessuno si sarebbe mai aspettato e che per qualcuno è stato come fare un tuffo nel passato fino al 2019, quando ad abbandonare la panchina – per tutt’altri motivi – era stato Stefano Pioli.
INSODDISFAZIONE DELLA PROPRIETA’. Comprensibile lo smarrimento generale, nonostante Pezzella e compagni avessero da un po’ di tempo percepito una certa insoddisfazione da parte della proprietà per il rendimento del gruppo, imputabile come spesso accade anche alla guida tecnica. Eppure dopo il trionfo del Vigorito e la buona (ma sfortunata) prova con i rossoneri, il peggio sembrava alle spalle. E invece era solo la classica quiete prima della tempesta.
LA NOTIZIA ALLA SQUADRA. La notizia dell’addio di Prandelli è iniziata a circolare sulla chat di squadra quando era passato da poco mezzogiorno e i media nazionali avevano rilanciato con forza l’indiscrezione: è stata la fase delle domande, dei cento perché prima della risposta definitiva. Solo due ore dopo infatti, da parte del team manager, è arrivata la comunicazione ufficiale della società, che ha anche avvertito i giocatori che il primo allenamento della settimana dopo la pausa di due giorni sarebbe stato diretto da Beppe Iachini.
Di
Redazione LaViola.it