L’articolo di Tuttosport sull’addio di Cesare: il confronto con Barone e Pradè, la città si interroga e lo saluta come vero Uomo
Cesare Prandelli dice addio alla Fiorentina. E anche alla carriera di allenatore, con tutta probabilità. Uno shock personale e sportivo che lascia interdetto il club, i giocatori ma anche un’intera città che aveva notato il suo stato d’animo sempre più preoccupato dell’ultimo periodo ma che non si aspettava lo scossone di ieri all’ora di pranzo. Perché fra la stanchezza e le dimissioni c’è comunque un abisso. Così scrive Tuttosport.
AFFETTO E STIMA. Quando Prandelli ieri mattina ha chiesto un incontro al centro sportivo per comunicate la sua decisione ai dirigenti, il dg Joe Barone e il ds Pradè, commossi, hanno fatto un tentativo per far cambiare idea al tecnico che però era convinto della propria scelta, benché sofferta. A Prandelli è arrivata anche la chiamata dagli Usa del presidente Rocco Commisso che gli ha fatto un “in bocca al lupo” per il futuro ed ha sottolineato che l’aspetto umano viene prima di tutto. Si sono lasciati con affetto e stima. Da ricordare che Cesare aveva dato un chiaro segnale di “stanchezza” dopo la gara vinta a Benevento e nel post-Milan non aveva rilasciato dichiarazioni. Era come «svuotato», dopo aver messo sempre al primo posto nei suoi pensieri la Fiorentina, trascurando quasi tutti il resto.
ADDIO COME UN TRAUMA. Nella sua lettera a cuore aperto ci sono delle parole-chiave: disagio, ombra, ma anche «scorie, veleni che talvolta presentano il conto tutto assieme». La società, rimasta interdetta, non si aspettava questa decisione, convinta fino alla fine che bastassero 48 ore di libertà per ricaricare le batterie. Ma il male è più profondo e a volte il «troppo amore» può accecare e portare a non guardare in faccia la realtà. Per Firenze adesso l’addio è come un trauma e anche la città si sta chiedendo se ci sia stata troppa critica nei confronti dell’allenatore che in queste ore i social indicano come un “Uomo con la U maiuscola”. Tante manifestazioni d’affetto fra i tifosi, ma anche alcuni che si domandano se ci fossero dei problemi con alcuni singoli giocatori.
21 PUNTI… E VLAHOVIC. Cesare lascia la Fiorentina dopo 21 partite e 21 punti realizzati. Era arrivato per prendere il posto dell’esonerato Beppe Iachini lo scorso novembre, entusiasta di ripartire con la squadra viola. Al di là delle difficoltà dal punto di vista dei risultati, lascia però almeno due vittorie: l’esplosione di Vlahovic che con lui ha trovato continuità e gol ma anche Eysseric che era stato messo da parte dagli altri tecnici in passato.
Di
Redazione LaViola.it