Stamattina parte per Dubai e darà inizio alla sua terza avventura straniera. Cesare Prandelli, dall’eliminazione dal Mondiale in Brasile, non ha più lavorato in Italia. «Certo che mi dà fastidio, parecchio fastidio, non allenare più nel mio Paese, ma questa è la realtà dei fatti, è inutile far finta di nulla. Non mi piace fare polemica, ma se do la mano a un vice presidente federale (Lotito, ndr) per allenare la sua squadra e quella stretta di mano non viene rispettata che posso farci? E’ una cosa strana, ma è così. Questo non vuol dire che chiudo la porta all’Italia, tutt’altro». Così parla al Corriere dello Sport.
«In Italia si insegna che prima bisogna controllare la palla, poi difenderla e infine orientarla; loro (in Germania e in Spagna, ndr) invece già sul primo controllo orientano la giocata, per questo sembrano più veloci di noi, invece sono molto più tecnici. In Serie A, solo Saponara sa fare tutto questo».
E di Bernardeschi che andrà alla Juve cosa dice? «Se tu hai in casa Bernardeschi e Chiesa, li chiami e spieghi loro: “Qui ci sono 5 anni di contratto, per i primi due anni nessuno va via. Poi vedremo”».
Ma se Bernardeschi non ci vuole stare? «Allora è un altro discorso, però non è così. Se vuole andare via è perché non c’è prospettiva. Eppure a Firenze può crescere, mentre alla Juve farà la riserva».
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Redazione LaViola.it