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Prandelli aspetta e studia il ritorno alle origini. La sua Viola? Ipotesi 4-2-3-1

Cesare in attesa di Commisso, con una gran voglia di tornare alla Fiorentina. Ecco come potrebbe mettere in campo la squadra

Competenza ed esperienza, profonda conoscenza dell’ambiente e soprattutto una sconfinata voglia di rivincita. Sono questi gli aspetti che hanno spinto la Fiorentina a prendere in considerazione Cesare Prandelli per la sostituzione di Giuseppe Iachini, scrive il Corriere Fiorentino.

RITORNO. L’ex c.t. azzurro ancora ieri era in attesa di un segnale che dagli Stati Uniti non è arrivato, ma è pronto a rispondere immediatamente alla chiamata e a tornare 10 anni dopo l’ultima volta. D’altronde la disponibilità a subentrare a stagione in corso, con un accordo fino al termine del campionato, ha consentito a Prandelli di superare tutti i concorrenti. Fra l’altro, per storia e curriculum, Prandelli rappresenterebbe la figura giusta nel caso in cui, in ottica futura, la società lo prendesse in considerazione per il settore giovanile.

DIFESA. Sotto il profilo tattico ci sarebbe da attendersi un netto cambio di volto della squadra e del suo modo di mettersi in campo. Nell’ultima esperienza al Genoa Prandelli non ha disdegnato in più di una circostanza la difesa a 3 ma è lecito credere che in un ipotetico cambio di modulo, dettato anche dalle caratteristiche della rosa, Prandelli possa affidarsi a un 4-2-3-1 più vicino alle esperienze del passato. A Firenze, nella sua prima avventura in viola, il modulo preferito ha sempre previsto una difesa a 4 e anche successivamente, tra Nazionale, Galatasaray e Valencia la linea davanti al portiere è sempre stata disposta così. In tal senso le disponibilità di terzini di ruolo come Lirola, Venuti, Biraghi e Barreca oltre alla possibilità di adattare Milenkovic o Caceres aiuterebbero la transizione.

CENTRO-ATTACCO. Diverso il discorso a centrocampo dove il gioco delle coppie potrebbe chiamare in causa Amrabat e Pulgar, o in alternativa Duncan e Borja Valero, in modo da liberare Castrovilli e Bonaventura a un ruolo più offensivo. In assenza di un regista davanti alla difesa, e considerate le caratteristiche da esterni sia di Ribery che di Callejon oltre a Kouame, entrambi i centrocampisti potrebbero completare la linea a tre alle spalle della punta da scegliere tra Vlahovic e Cutrone. Soltanto teoria fino a questo momento, ma c’è da scommettere che il tecnico abbia già pensato che squadra mettere in campo.

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