Il direttore sportivo della Fiorentina parla del momento viola e degli acquisti estivi, soffermandosi anche su Federico Chiesa.
Parla così Daniele Pradè, ds viola, intervenuto a Radio Deejay: “Ribery l’ho detto più volte, non è un’operazione marketing, ma per un giocatore che ci deve dare esperienza e voglia di vincere. È una squadra di giovani, vogliamo che sia un percorso vincente. Ci vogliamo provare. C’erano tanti nomi, quello di Ribery è un concetto partito subito, poi è stato difficile farlo perché aveva tante offerte. Ci sta dando tanto del suo modo di essere, Franck è davvero un personaggio incredibile, che ti dà il 100% dentro e fuori dal campo. È il primo a stare con i tifosi, a mettersi in discussione in mezzo al campo. Questo devono imparare i nostri giovani. Siamo davvero felici di Ribery, è incredibile”.
MANCA UNA PUNTA? “Dipende quello che vuole fare una società. Abbiamo tre punte: uno è Boateng, che ormai è un centravanti che fa il ‘finto nove’. Poi abbiamo due che negli anni prossimi possono diventare dei bomber da 20 gol, ovvero Vlahovic e Pedro. Ci vuole tempo e fiducia. Sull’immediato ci potrebbe mancare qualcosa, ma è il nostro lavoro. Noi dobbiamo essere un laboratorio”.
STAGIONE. “Questo è un anno di costruzione, siamo 18 calciatori nuovi rispetto all’anno scorso. In campo avevamo 8 giocatori diversi, c’erano solo Milenkovic, Chiesa e Pezzella. Difenderò sempre l’operato del mio allenatore, il primo allenamento vero l’ha fatto il 3 settembre. E con tutta la squadra prima della Juve. Risultati? Calendario difficile, ottima prestazione con Napoli e Juve, con il Genoa un po’ meno ma si poteva pareggiare”.
PEDRO. “Paragone tra Pedro e Casagrande (ex di Ascoli e Torino)? Sono un po’ diversi. Spero faccia i gol di Casagrande, che ne faceva tanti. È più forte in area di rigore, e sul profilo tecnico. Meno dal punto di vista fisico. È un ragazzo molto serio, dedito al lavoro. È in Nazionale olimpica, in Brasile è un giocatore già importante. È arrivato in ritardo dal punto di vista fisico, ci vuole tempo”.
CHIESA. “E’ un ragazzo meraviglioso, di un’educazione esemplare. Appena fa gol finisce tutto. Ha fatto un’ottima prestazione con la Juve, con la Nazionale… ognuno ha il suo carattere, non si può stare simpatici a tutti”.
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Redazione LaViola.it