Rassegna Stampa
Pradè e quella frase mal digerita da Juric. Oggi potranno chiarirsi
Al tecnico non sono piaciute le parole del ds della Fiorentina, che probabilmente voleva però fare un complimento all’allenatore croato
Ivan Juric si è tolto qualche sassolino delle scarpe nei riguardi del ds Pradè, nella conferenza stampa della vigilia. Tutto era nato da una battuta su Lovato, difensore classe 2000, che qualche tempo prima era stato indicato come elemento da seguire, spiega stamani La Nazione. «Però oggi dico una cosa – aggiunse Pradè -, che i calciatori che allena Juric bisogna vederli gli anni successivi, alle altre squadre. Rrahmani non gioca, Kumbulla non gioca…».
A distanza di oltre due settimane l’allenatore del Verona ha replicato, stizzito. «Gli altri non devono parlare della mia squadra: è una mancanza di rispetto. E come minimo deve chiedere scusa a me e alla mia società. In secondo luogo non è vero: tutti i giocatori andati via da qui sono molto forti e lo dimostreranno. Roma, Napoli e Fiorentina (con Amrabat, ndr) hanno fatto un affare». La Fiorentina, ieri, ha fatto sapere che non sarebbe arrivata nessuna replica da parte del proprio tesserato.