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Pradè e il mercato della pazienza, ma tra una settimana c’è il Napoli
Lunghe trattative hanno caratterizzato il mercato viola: ultime due settimane per i colpi in attacco e non solo, ma tra poco inizia il campionato.
Tra il ‘fast fast fast’ di Rocco Commisso al suo sbarco a Firenze, al ‘keep calm‘ di Joe Barone e Daniele Pradè alla realtà del calciomercato. Anche il presidente, sulla costruzione della squadra, ha poi virato sul ‘dateci tempo’. Un mercato di tanta pazienza, per Rocco, Joe e Daniele. Contatti, colloqui, viaggi. E pressing asfissiante in attesa che le richieste delle altre società (o dei giocatori) possano calare a cifre di mercato.
LUNGHE TRATTATIVE. “Ci chiedono cifre fuori mercato”, hanno ribadito più volte Pradè e Barone, in riferimento ad alcuni obiettivi reali. Come Tonali (il Brescia ha sempre chiesto 30-35 milioni per una promessa del calcio italiano, ma che ancora non ha esordito in A), De Paul (40 milioni prima richiesta Udinese), Inglese, Mandragora ed altri. Per Lirola il Sassuolo era partito da 20 milioni, la Fiorentina ha chiuso solo ad inizio agosto (dopo una lunga trattativa) per un prestito oneroso con obbligo di riscatto (operazione complessiva da 12 milioni più bonus). Così come lungo è stato il corteggiamento per Boateng. “Fin dal primo giorno ho pensato a lui. È il mio acquisto più importante”, ha detto invece il ds su Milan Badelj, arrivato solo il 5 agosto. “Per Pulgar la trattativa è iniziata ai primi di luglio. Non ci sono clausole rescissorie, questa è stata una grande battaglia con il suo procuratore ed è per questo che ci abbiamo messo 36 giorni”, le parole di Pradè sul centrocampista cileno.
ATTESA. Il ds viola aveva indicato il 10 agosto come data di svolta del mercato, quattro acquisti sono arrivati qualche giorno in anticipo ma adesso Montella e Firenze fremono per vedere arrivare nuovi giocatori. Quelli che poi saranno chiamati a fare la differenza in zona d’attacco, visto che secondo i programmi ci sono da prendere un esterno offensivo importante e un centravanti titolare da doppia cifra abbondante di gol. Sulla carta, due degli investimenti più importanti dell’estate viola. Tra fretta e tempi del mercato. Chiaro che con l’avvicinarsi del 2 settembre, le richieste dei vari club possano abbassarsi. Così come quelle dei giocatori svincolati (Ribery e Llorente). Da sempre gli acquisti più importanti e più vantaggiosi si fanno negli ultimi giorni di calciomercato.
L’INIZIO SI AVVICINA. Le date però non aiutano la Fiorentina. Così come il calendario. Domani l’esordio in Coppa Italia contro il Monza: in campo andrà ancora una Fiorentina ‘provvisoria’ e incompleta, ma comunque la squadra vista contro il Galatasaray può giocarsela bene contro il pur ambizioso club di Brocchi. Poi però una settimana dopo (sabato 24) arriverà il Napoli: la squadra più rodata tra le big, e anche tra le più in forma. Insomma, il peggior avversario possibile. E Montella ci potrebbe arrivare con un attacco ancora ‘povero’ dei suoi pezzi migliori. Non il massimo. Così come andare a Marassi contro il Genoa, e poi (dopo la sosta) contro Juve, Atalanta, Samp e Milan, con poco lavoro insieme sul campo per i nuovi che arriveranno. Chiaro che da una parte c’è l’entusiasmo per ripartire dopo un’annata disastrosa, con una nuova proprietà ambiziosa e con la ritrovata alchimia con i tifosi, ma dall’altra ci sono anche le difficoltà di mettere in campo una squadra che ancora si conosce poco. Per di più contro avversari forti e consolidati.
NUOVI COLPI. La volontà di Pradè sarebbe quella di regalare a Montella almeno un colpo importante prima di sabato prossimo, prima del Napoli. Andando ad affondare almeno una delle lunghe trattative che gli uomini mercato viola stanno portando avanti. De Paul resta il sogno (oneroso) per la zona offensiva, un jolly che potrebbe giocare in più posizioni (esterno, trequartista, mezzala). Ounas può essere una possibilità (meno dispendiosa ma anche con meno garanzie rispetto all’argentino), mentre Politano può rientrare nei discorsi portati avanti con l’Inter per Biraghi. In tal caso, nel frattempo, ci sarebbe eventualmente anche da rimpiazzare il terzino titolare: non un ruolo banale. Specie a pochi giorni dall’inizio del campionato.
