Daniele Pradè rivela i retroscena dell’acquisto di De Gea: “Un’operazione rapida ma ponderata”
La Fiorentina ha vissuto una prima parte di stagione straordinaria, illuminata dal talento e dalla classe di David De Gea. L’ex portiere del Manchester United, arrivato con qualche dubbio dopo un anno di inattività, ha saputo dissipare ogni perplessità, dimostrandosi decisivo in campo sia in Italia che in Europa.
Il portiere madrileno ha stabilito il suo impatto fin dall’inizio, con una prestazione da urlo contro il Puskás nella Conference League, cruciale per la qualificazione della Viola. Da allora, De Gea ha collezionato serate memorabili, come i due rigori parati contro il Milan, le prodezze contro il Genoa e la Juventus, e un rendimento costante che gli ha valso il soprannome di ‘nuovo David di Firenze‘.
La scommessa vincente di Daniele Pradè
Dietro l’acquisto del portiere spagnolo c’è l’intuizione del direttore sportivo Daniele Pradè, che ha spiegato al quotidiano spagnolo AS come l’operazione sia stata rapida ma ben ponderata: “Siamo stati bravi e veloci a cogliere un’opportunità. David aveva molte offerte, ma il desiderio di giocare in Serie A e vivere a Firenze è stato decisivo. Il presidente Rocco Commisso ha dato subito il via libera, rendendo tutto più semplice“.
Nonostante l’anno di inattività, Pradè non ha mai dubitato delle capacità del portiere: “Sapevamo che non aveva mai smesso di allenarsi. Eravamo certi delle sue qualità tecniche e umane. Per noi, l’unica incognita era il tempo necessario per tornare al massimo livello“.
Leader dentro e fuori dal campo
De Gea non si è imposto solo per le sue parate spettacolari. Il tecnico Raffaele Palladino e i compagni lo considerano un leader carismatico, un esempio per tutti. Pradè ha elogiato il suo contributo in allenamento e il suo impatto sul gruppo: “David è un campione dentro e fuori dal campo. La sua dedizione sta aiutando la squadra a crescere e a superare le difficoltà. Il suo contributo va ben oltre le prestazioni sul terreno di gioco“.
Un futuro ancora brillante
A 34 anni, De Gea sta dimostrando di avere ancora tanto da dare al calcio di alto livello. Il suo rendimento ha acceso il dibattito in Spagna: è tempo di una nuova convocazione in nazionale? L’ultima risale al 2021, ma secondo Pradè, il portiere meriterebbe un’altra chance: “La Spagna ha grandi portieri, ma se De La Fuente decidesse di chiamare David, i tifosi spagnoli potrebbero dormire sonni tranquilli”.
Di
Redazione LaViola.it