Rileggi la conferenza in cui a sorpresa è stato presentato il neo acquisto viola Milan Badelj

Parola a Barone: “Scusate il ritardo, ma per i grandi giocatori si sa, c’è sempre da aspettare. Oggi è un giorno importante per la crescita della Fiorentina, finalmente dopo un mese e mezzo abbiamo riportato a Firenze Milan Badelj. A lui va il nostro ringraziamento”.
Parola a Pradé: “Oggi, da quando sono tornato, è il giorno più felice per me. L’ho iniziato a chiamare dal primo giorno, chi meglio di lui. Volevamo ricreare una identità, e così è stato. E’ un calciatore forte, darà ai tifosi quello che sentiamo, lui lo farà. Vogliamo dare ai nostri tifosi senso di appartenenza, senza togliere nulla agli altri arrivati. Nel 2012 siamo partiti con Lupatelli. Questi uomini fanno la differenza. Farà crescere i giovani, con questo senso di identità. Voglio ringraziare Badelj, Lotito e Tare, un uomo di parola. La Fiorentina è sempre la stessa, ma gli uomini che ci sono sono diversi”.
Parola a Badelj:
Perché sono andato via? “Solo per aspetti sportivi. Dopo 4 anni che ho vissuto qua, oltre al legame forte che c’era, la mia volontà era a 29 anni di provare altro. Tornando a oggi, molto di quello che pensavo del mondo è cambiato. Il legame con Firenze, con i fiorentini, e la Fiorentina, l’ho sempre sentito forte. Farò tutto per riconquistare la fiducia di tutti i tifosi. Voglio trovare la felicità, e la serenità, con la mia famiglia”.
Fascia di capitano? “No, no, non voglio la fascia. Non la chiederò. E’ sul braccio di una persona molto grande. Alla Lazio? E’ colpa mia, credo, non mi sono adattato forse nei meccanismi della Lazio. Lo vedo come un fallimento mio, sono io responsabile. Nei momenti decisivi, evidentemente, non sono stato in grado di confermare la loro fiducia”.
Obiettivi? “Cercare di tornare ai grandi livelli che ho raggiunto a Firenze. Darò il massimo per aiutare tutti i compagni, e i giovani che magari potranno imparare qualcosa da chi ha fatto cose positive e negative nella vita”.
Chi ho sentito dei viola? “Ci siamo sentiti spesso, durante tutto l’anno. Non solo con i calciatori. Ma anche con magazzinieri e altro, perchè quando dico che qui sono rimasto legato come una famiglia, non è una frase a caso”.
Commisso?: “L’ho sentito, mi ha dato il benvenuto. Ci vedremo presto“.
Riprende la parola Pradé: “Quando ho parlato con Rocco mi chiese come pensavo di ricostruire la Fiorentina. Gli ho detto subito che avrei voluto prendere Badelj, per l’importanza umana e le qualità di questo calciatore. E ora che è qui sono felice, visto che comunque è vero che era andato via a zero, e quindi riprenderlo poteva creare dei dubbi sull’operazione. C’è grande intesa con la proprietà e la società. Sento grande fiducia da parte loro, e voglio ripagare la loro fiducia, ma anche quella della città. Ho delle figure sportive con qui mi posso confrontare, e se le cose andranno bene sarà per merito mio, se andranno male sarà colpa di Barone… (ride)”.

Di nuovo Badelj: “Quando ci siamo sentiti, qualche settimana fa, non credevo potessi tornare qua. Proprio perché ero andato via a zero. Ancora adesso, sono commosso per essere qui. Mi metterò a disposizione, e voglio dare tutto solo per il bene della Fiorentina, qualunque sarà il mio ruolo qua.
Astori? “E’ stata una cosa che ha sconvolto tutti noi, e ci ha fatto crescere. Magari anche questo sono di nuovo qua, ma non me la sento di dire che sono tornato per Davide Astori”.
Obiettivi? “Riconquistare Pradé, i tifosi, Joe, Rocco, etc. La vita, e come la intendo, è cambiata. E sono felice di essere qui”.
Ancora sull’addio: “In tutti i modi no, l’offerta c’era stata. Ma la decisione è stata mia di andare via. Non mi piace leggere o sentire che sono andato via per soldi, non è così”.
Pradé prende la parola sull’ingaggio di Badelj: “Per tornare qua, Milan ha fatto uno sforzo, e si è ridotto l’ingaggio rispetto a quanto prendeva a Roma”.
Badelj: “Per fortuna nel calcio oggi si guadagna bene, quindi…”.
Pradé: “L’arrivo di Badelj non esclude l’arrivo di altre figure in mezzo al campo. Ci permette di giocare a 3, a 2, in mediana. E’ molto intelligente tatticamente, e si adatta alle richieste del mister, è duttile. Lui e Pizarro sono diversi, ma è il vertice basso, sì. Organizzerà il gioco”.

Parola a Barone: “L’obiettivo primario della società è il centro sportivo. Quello è molto importante. Poi vogliamo costruire una squadra all’altezza della città di Firenze. Ci vuole e ci vorrà pazienza. Daniele aveva detto il 10 d’agosto, come termine indicativo. Perché poi il mercato oggi offre qualcosa che ieri non offriva. Piano piano lo faremo”.
Ancora Barone su Chiesa “Sabato sera parlando con Chiesa, mi ha detto, guarda che gol ho fatto. E io gli ho detto, è vero, non era fuorigioco. Hai fatto un gran bel gol. Chiesa è della Fiorentina, basta con questa domanda”.
Ancora Pradé: “Non ci siamo posti alcun obiettivo sportivo per quest’anno. Come nel 2012, dobbiamo ripartire, ci saranno pochissimi calciatori dello scorso anno, fare bel calcio, e crescere piano piano. Commisso è molto ambizioso, e vuole alzare un trofeo. E noi vogliamo farlo per lui”.
Chiusura con Badelj: “E’ normale che qualche tifoso abbia dei dubbi, perché sono andato via. E’ così, lo so, anche io ne avrei. Devo riconquistare tutti. E lo voglio fare”.
Di
Redazione LaViola.it