Il ds della Fiorentina parla del calciomercato dei viola a 360°
Queste le parole di Daniele Pradè ai media presenti, tra cui LaViola.it: “Mercato? Sappiamo quello che vogliamo fare: erano 15 giorni dove dovevamo capire tante cose: valutare tanti giovani. Ora abbiamo le idee molto chiare su quello che dobbiamo fare. Sono molto sereno, con il mister parliamo tutti i giorni. Adesso partiamo”.
“Lirola? E’ uno dei giocatori che ci piace. Abbiamo dei giocatori che possiamo chiudere ma stiamo aspettando soltanto il momento opportuno per noi. Balotelli? E’ un calciatore fortissimo ma non rientra in quello che vogliamo fare noi. Rafinha? Nemmeno, è forte ma nella testa abbiamo altre cose. Chiesa? C’è stata chiarezza da parte del presidente e di Barone. Federico è un ragazzo per bene e serio. Capisco quello che passa nella sua testa, però deve capire quali sono le esigenze di una proprietà che è appena arrivata che vuol far bene e vuol partire da situazione certe”.
“Partiamo da basi solide, punteremo su diversi giovani: Ranieri, Vlahovic, Castrovilli, Sottil, su Venuti bisogna ancora considerare con lui il da farsi. Regista? Un nome ce l’ho ma non lo vengo a dire qui. Quello che passa nella nostra testa è ricostruire una squadra che abbia un’identità. Una squadra che quando entra al Franchi sente energie positive e non si fa spaventare. Lo stadio Franchi può far paura ai giovani, per questo vogliamo anche giocatori di esperienza da affiancargli. Borja? Sarebbe un profilo ideale, ma non vuol dire che siamo su di lui. Ma cerchiamo un calciatore con quelle caratteristiche”.
“Ripetere il 2012? C’erano condizioni diverse nel calcio, oggi è più difficile ricostruire in pochissimo tempo. Siamo partiti a fine giugno. Ma siamo fiduciosi Ambizione? E’ una cosa fondamentale nello sport, ma non puoi avere obiettivi sportivi immediati quest’anno. Bisogna iniziare a mettere le basi per diventare una squadra importante. Ancora dobbiamo mettere a posto altre cose, su calciatori che ancora sono con noi e devono andare a giocare. Simeone? Queste sono considerazioni tecniche da chiedere all’allenatore. Per me Giovanni è una punta forte e di valore. Una stagione storta può accadere alle punte. Il primo anno a Firenze ha fatto benissimo, così come a Genova, perciò ha tutta la mia fiducia”.

Di
Niccolò Misul