Fin qui un flop, anche per i 15 milioni spesi. Ma tutti sanno che deve alzare il livello per far crescere la difesa. Sul valore non si discute, ma…
Un sussulto. Un classico colpo da battere. Marin Pongracic cerca la svolta del suo (per ora breve) percorso in maglia viola. Il centrale croato è stato il calciatore più in difficoltà nella prima parentesi della stagione. Lento, impacciato. Completamente fuori da ogni logica di difesa a tre. Morale della favola: tanti brutti voti in pagella e una serie impressionante di cartellini racimolati, scrive La Nazione.
FLOP. Per l’esattezza non ha mai chiuso un match senza essere ammonito. Insomma, l’acquisto estivo più importante per la difesa si è rivelato fin qui un flop. Sul valore dell’ex Lecce non ci sono dubbi. A oggi però i circa 15 milioni spesi dalla Fiorentina per renderlo l’erede di Milenkovic non sono giustificati. Momento un po’ così, anche in Nazionale non è che sia andata particolarmente bene. Contro il Portogallo è partito dall’inizio e con un mancato intervento ha spianato la strada al celebratissimo gol numero 900 di Ronaldo. All’intervallo è stato sostituito e nel match contro la Polonia è rimasto in panchina per novanta minuti. Anche il rilancio in Nazionale, insomma, è completamente fallito.
POCO TEMPO. Da ieri è di nuovo al Viola Park e oggi ricomincerà a macinare i concetti tattici di Palladino che fin qui gli sono stati indigesti. Si è fatto subito ben volere dal gruppo. Tutti hanno ben chiaro il fatto che lui debba salire di livello per aiutare la squadra a crescere. Anche Palladino è certo di poter plasmare il centrale perfetto per la sua difesa, ma il problema è sempre il solito: di tempo ce n’è poco.
Di
Redazione LaViola.it