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Polverosi sul CorSport: “Pioli dovrà divertire. La Fiorentina cresce, l’ambizione aumenta”

Distanze ridotte per le zone Champions ed Europa League, la Fiorentina sta crescendo e c’è una linea chiara: dovrà divertire

La clausola non fa più paura. Resta il rischio di una eventuale trattativa, ma a questo punto sarebbe un colpo troppo forte da buttare giù. Oggi tutto fa pensare che Moise Kean resterà a Firenze anche per la prossima stagione. Pure le sue parole vanno in quella direzione. Gratitudine e affetto, a cui aggiungere il raddoppio dell’ingaggio e la certezza di un posto da titolare nell’anno che porta (speriamo anche noi) al Mondiale, tutto questo ha convinto il centravanti della Fiorentina e della Nazionale a rimanere a Firenze. Così scrive Alberto Polverosi su La Nazione.

CRESCITA. Con il “sì” di Kean, la crescita della squadra appare evidente. Nell’agosto scorso, a Palladino era stato consegnato un organico tecnicamente superiore a quello che aveva lasciato Italiano; a gennaio, altro ritocco per migliorare il gruppo; adesso un nuovo salto in avanti con la conferma dei tre giocatori più forti della scorsa stagione (De Gea, Gosens e Kean), più quella di Gudmundsson chiamato a un rendimento maggiore, più l’acquisto di Dzeko, Viti e Fazzini, più l’arrivo di Stefano Pioli. E in più la rapidità in cui tutto questo è stato realizzato, tantoché oggi al vecchio/nuovo allenatore della Fiorentina manca solo un elemento, il regista.

DISTANZE RIDOTTE. L’anno scorso, in una stagione vissuta fra accelerazioni pazzesche (otto vittorie di fila, record storico eguagliato) e crolli improvvisi e pesanti, la Fiorentina è arrivata sesta con 65 punti. Negli ultimi cinque campionati di Serie A, solo una volta il quarto posto ha richiesto più di 70 punti, nel 2021-22 quando la Juve arrivò a quota 78. Nelle altre quattro edizioni, per l’ultimo posto per la Champions sono stati sufficienti 70 punti (tre volte) e 69 (una volta). Appena cinque punti di differenza dai 65 dei viola un anno fa. Ma se l’obiettivo-Champions è troppo ambizioso (e lo è vista la forza delle rivali), sarebbe un passo avanti pure la conquista dell’Europa League e anche in questo caso, tranne che nel 20-21 (Napoli quinto a quota 77), sono bastati sempre meno di 70 punti, l’anno scorso 69 con la Roma, 68 due anni fa, 64 nel 2022-23 e nel 2021-22 per entrare nella seconda coppa europea.

DIVERTIRE. Per fortuna, il calcio non risponde alla logica dell’aritmetica, è un gioco che va per conto suo, ma se la Fiorentina, come sembra, è cresciuta sul piano tecnico e se nel campionato scorso ha conquistato il maggior numero di punti dell’èra-Commisso, l’ambizione aumenta per forza. A Pioli è stato consegnato un gruppo di giocatori ben educati sul piano tecnico, manca solo un po’ di consistenza fisica, un po’ di muscoli, ma la linea appare chiara: la Fiorentina dovrà divertire. Sembra tutto preciso e per questo quasi sorprendente. La scelta dei giocatori, la conferma dei migliori e soprattutto l’arrivo di un allenatore che conosce l’ambiente e la tifoseria.

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