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Polverosi sul CorSport: “Piano piano riecco la Fiorentina. Ora il bicchiere mezzo pieno si è riempito”

Nuovi equilibri, dentro chi sta bene e centrocampo a tre. Nuova svolta con la Lazio, la Fiorentina si ritrova

“Piano piano riecco la Fiorentina”, scrive Alberto Polverosi sul Corriere dello Sport – Stadio. A tappe, ma alla fine la Fiorentina ha raggiunto il suo punto d’equilibrio grazie anche a una coincidenza di nome Lazio. Prima tappa (al Franchi, fra il primo e il secondo tempo della sfida contro la squadra di Baroni): passaggio dalla difesa a tre alla difesa a quattro. Seconda e terza tappa in contemporanea (all’Olimpico, ancora contro la Lazio): dentro chi sta bene, ovvero Pongracic e Beltran, fuori chi era in calo in quest’ultimo periodo (Comuzzo) e chi in calo lo è dall’inizio della stagione (Colpani, out per un infortunio); e poi tre centrocampisti (come era successo già contro il Torino), ovvero Adli, Mandragora e Folorunsho, spostato su una fascia come su una fascia giocava Bove.

EQUILIBRIO. La conseguenza non è la vittoria (che comunque fa bene, benissimo, al morale di una squadra arenata nelle ultime 6 giornate), ma il rendimento della prima mezz’ora, i due gol di Adli e Beltran, il palo di Gudmundsson, l’idea soffiata a Baroni (il contropiede), il livello di sicurezza alzato dalla presenza di Pongracic, la qualità unita alla quantità di Beltran e la sua capacità di legare con un altro trequartista come Gudmundsson, che pure lui, con i suoi tempi, appare in fase di crescita. Piano piano, riecco la Fiorentina. Certo, come era successo per la prima trasformazione tattica, c’è voluto del tempo prima che Palladino riuscisse a rimettere le cose a posto, ma ora la squadra è tornata a funzionare, è sesta in classifica, in una posizione più promettente di quanto si potesse immaginare (quattro delle cinque davanti sono più forti, la Lazio forse sì, forse no, e poi Milan, Bologna e Roma alle spalle) e con due punti in più rispetto al campionato scorso.

MEZZO PIENO. Aveva ragione Palladino quando, dopo il triste pareggio contro il Torino con un uomo in più per un’ora, diceva di vedere il bicchiere mezzo pieno. Adesso quel bicchiere si è riempito ancora un po’ con i tre punti dell’Olimpico. E aveva ragione anche domenica sera quando ha parlato del secondo tempo con la Fiorentina che si era paurosamente abbassata. In quei 45’ la squadra non gli era piaciuta, sa che ci deve lavorare, sulla mentalità ma anche sull’aspetto fisico e atletico. Ci sono dei giocatori che ancora non hanno la resistenza necessaria soprattutto in partite dove ritmo e intensità salgono a quote elevate.

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