Fiorentina inconcepibile a Venezia, nella gara più importante. E c’è da capire cosa accadrà in estate senza Europa
Una pena. A Venezia la Fiorentina ha giocato, e giustamente perso, una partita indecorosa, vuota, assurda sul piano tattico, inesistente su quello della tecnica e del carattere. Probabilmente la peggiore partita della sua stagione. Una settimana e la squadra del giovane Palladino si è sgretolata. Sconfitta a Roma nello scontro diretto con i giallorossi, eliminata sul suo campo in Conference League, umiliata dal Venezia che ha meritato la vittoria. Morale: nono posto in classifica. Resiste ancora una vaga possibilità d’Europa, ma se non accade un miracolo la Fiorentina, nelle condizioni di ieri, ha la concreta possibilità di finire la stagione con un triste fallimento, senza considerare quello che potrà accadere in estate con le questioni aperte di Kean e De Gea. Così scrive Alberto Polverosi sul Corriere dello Sport – Stadio.
SENZA LEADER. Non è stata nemmeno fortunata, dal palo di Ranieri (sarebbe stato l’uno a uno) è partito il contropiede del 2-0 del Venezia e poi sia all’arbitro di campo che al Var sono sfuggiti un paio di tocchi di mano. Questo però non basta, non può bastare per giustificare una partita indecente, senza un’idea, senza un gioco d’insieme, senza rabbia, senza mordente. Sono mancati i leader, male Fagioli, male Gosens, malissimo Pongracic e Pablo Marí, incerto perfino De Gea, un disastro totale, inconcepibile se si pensa che questa partita, dopo l’eliminazione col Betis, era diventata fondamentale per la stagione dei viola.
Di
Redazione LaViola.it