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Polverosi sul CdS-Stadio: “Spalletti perché togliere Kean? Stava volando”

Kean e Barella - Italia
Dal profilo Instagram della Nazionale Italiana di Calcio

Kean trascina, il VAR nega un rigore decisivo. Per Polverosi, tra errori e riscatti, resta un dubbio: qual è la vera Italia?

Alberto Polverosi, sul Corriere dello Sport-Stadio, racconta l’emozionante e contrastata sfida tra Germania e Italia, terminata 3-3. Un match dai due volti, con un primo tempo dominato dai tedeschi e una ripresa in cui gli azzurri hanno sfiorato la rimonta epica. “Un gol, uno solo, e saremmo tornati all’Azteca. Peccato. Sarebbe stata la partita del ‘Nuovo Secolo’ o del ‘Nuovo Millennio’. Tre gol della Germania nel primo tempo, tre gol (e un rigore tolto) dell’Italia nel secondo“.

Polverosi sottolinea la netta inversione di tendenza tra i due tempi: “Non è facile capire cosa è successo a Dortmund, il tutto dei tedeschi e il niente degli azzurri per 45 minuti e l’esatto contrario negli altri 45′. Noi troppo passivi, loro troppo aggressivi. Poi, noi all’arrembaggio e loro disorientati“.

Per noi era iniziata nel modo peggiore, abbiamo preso un gol, il secondo, che non lo prende nemmeno Andorra… Per 45 minuti i tedeschi ci hanno preso a pallonate, ci hanno sbatacchiato da una parte all’altra del campo, anzi, della nostra metà campo“.

L’editorialista evidenzia anche la netta superiorità tedesca nella prima frazione: “La differenza che non si era vista giovedì a Milano è emersa tutta insieme, come un ciclone, come uno tsunami che ha devastato gli azzurri… In campo c’erano solo loro, padroni rabbiosi di una partita che ci ha riportato all’Europeo, alla sconfitta con la Spagna“.

Allora era stata la tecnica a seppellire gli azzurri, stavolta erano la tecnica, l’aggressività e la potenza fisica… Dopo 15 secondi il primo tiro della Germania, all’intervallo 16 conclusioni dei tedeschi, con oltre il 60 per cento di possesso palla“.

Anche Nagelsmann aveva avuto un ruolo decisivo… aveva sorpreso Spalletti con la difesa a tre… Non è facile sbagliare tutto in una partita, noi ci stavamo riuscendo. Tecnicamente un disastro, tatticamente messi male, fisicamente inermi, psicologicamente annientati“.

La Germania è andata perfino in vantaggio rubandoci l’idea del contropiede… Il secondo gol è stato una comica… Tutti a protestare con l’arbitro, anche Donnarumma, porta vuota, calcio d’angolo, gol. Il terzo, un classico, di testa“.

Poi la svolta: “Spalletti ha fatto i cambi giusti (solo quella di Kean non ha convinto: stava volando) con Politano e Frattesi e l’Italia è ripartita… Se l’è messa sulle spalle Moise Kean… Due gol per il centravanti della Fiorentina e la Germania ha davvero barcollato“.

Il primo rigore, quello concesso da Marciniak e poi tolto dal VAR con una decisione sbagliata… avrebbe scatenato un finale folle… Nagelsmann ci ha fatto qualche regalo togliendo i pezzi migliori, uno dietro l’altro… Abbiamo spinto fino all’ultimo minuto… il disagio del primo tempo si è trasformato in temperamento, il timore in personalità“.

Era lo spirito giusto, ma non è bastato, nonostante il 3-3 finale. L’impresa ci è sfuggita per poco, pochissimo“. Ora, sottolinea Polverosi, “dobbiamo ancora capire qual è la vera Italia. Ieri, a Dortmund, ce n’erano due“.

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