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Polverosi sul Cds-Stadio: “Palladino ha corso il rischio e gli è andata bene”

Palladino - Fiorentina

Luca Ranieri è ancora una volta decisivo in Conference League, insieme a Mandragora trascinano la Fiorentina in Slovenia e conquistano la vittoria

Alberto Polverosi analizza sul Corriere dello Sport-Stadio le scelte di Palladino col Celje. Sei cambi rispetto alla partita col Milan, sei cambi quasi tutti peggiorativi, visto che Palladino aveva portato i migliori in panchina: Kean, Dodo, Fagioli, Gudmundsson e Parisi. Il sesto giocatore sostituito era Pablo Marí, escluso dalla lista Uefa. E per far riposare i suoi pezzi da novanta ha adattato Moreno e Folorunsho come esterni (e non lo sono) e Zaniolo prima punta (e non lo è). Ma a questo punto della stagione, alla 43a partita, Palladino ha deciso di correre questo rischio e gli è andata bene, anche perché la scelta migliore è stata quella di non cambiare in porta: De Gea con due prodezze ha messo le mani su questo successo.

Lasciamo stare il gioco, rimettere insieme una squadra ribaltata più del cinquanta per cento non è semplice, importante in Slovenia era il risultato, così da poter gestire anche il ritorno al Franchi. E la vittoria è arrivata con il gol di Luca Ranieri, il capitano. Poi sono arrivati i rigori, quello di Mandragora e quello di Delaurier, così il lampo di Ranieri si è rivelato di nuovo determinante. Il capitano ha segnato un gol da numero 10, di quelli che saltano gli avversari come birilli: ne ha fatti fuori due prima di trovare la collaborazione di Ricardo Silva, il portiere portoghese del Celje malmesso sul primo palo. 

È mancato il contributo di Zaniolo che Palladino ha schierato al centro dell’attacco, come era già successo con lo stesso mediocre risultato contro il Como. Ma al di là del ruolo che non conosce, Zaniolo avrebbe dovuto dare fondo a ogni energia per recuperare un po’ di posizioni, per aiutare la squadra, per far valere una tecnica ancora nascosta in questo periodo fiorentino. Ha dato qualche debole cenno di vita calcistica soltanto nel finale, davvero troppo poco. Non solo, proprio come l’altro viola deludente, Moreno, ha preso il giallo per un fallo inutile a metà campo: tutt’e due erano diffidati e salteranno il ritorno, quando avrebbero dato una mano all’allenatore nella rotazione. Poi, per fare l’en-plein, giallo sciocco anche per Dodo, squalificato pure lui: tre viola diffidati, tre ammoniti, tre squalificati… 

Gialli a parte, c’è un altro aspetto positivo nella vittoria della Fiorentina: come quella dell’Inter a Monaco, può aiutare tutto il calcio italiano nel ranking Uefa. Era già successo nella stagione scorsa quando, arrivando nella finale di Conference, anche i viola avevano contribuito a trascinare il Bologna in Champions col quinto posto. Il duello è fra noi e la Spagna e fra l’altro nella prossima semifinale di questa Conference, se passano i quarti, si ritroveranno proprio Fiorentina e Betis Siviglia.

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