Venti anni fa le squadre toscane in Serie A erano quattro, oggi la crisi sembra essere sempre più preoccupante
Stagione 2005-06: Fiorentina, Empoli, Livorno e Siena giocano in Serie A, la Toscana conta quattro squadre nella massima serie e, con la Lombardia, può definirsi la regione leader nel calcio. Da qui parte l’analisi di Alberto Polverosi sulle colonne del Corriere dello Sport – Stadio. Vent’anni dopo in Serie A è rimasta la Fiorentina, raggiunta dal neopromosso Pisa ma abbandonata dall’Empoli appena retrocesso. Ma non sono i risultati a preoccupare, è la situazione generale del calcio in Toscana che richiede una riflessione attenta.
LA SITUAZIONE. Nella storia del massimo campionato la Toscana ha avuto sette rappresentanti: Lucchese e Pistoiese oltre alle cinque già citate. Ne ha avute altre sei (Arezzo, Prato, Grosseto, Viareggio, Piombino e Massese) che si sono spinte fino alla Serie B. Di gran parte di queste squadre si sono perse le tracce e le ultime notizie sono allarmanti. Il Prato, ad esempio, non sa ancora se riuscirà a iscriversi a un campionato di un livello decente. La Lucchese dovrà ripartire dalla Serie D dopo una girandola di fallimenti. Il Grosseto non riesce a schiodarsi dalla Serie D. Il Livorno, dopo crisi storiche che l’avevano trascinato in Eccellenza, è riuscito finalmente a rivedere la Serie C, categoria in cui l’Arezzo è inchiodato non riuscendo più a risalire. In D è rimasta la Pistoiese che nella stagione 80-81 vinse il derby di Firenze in Serie A. Il Viareggio vive una situazione ancora più disastrata: per anni lo stadio dei Pini, che ospitava anche le finali del torneo di Carnevale, è rimasto abbandonato, e ora la squadra è in Eccellenza. Il Piombino è rinato nel 2004 cambiando nome, ora si chiama Atletico Piombino e fa la Promozione. Il Siena, come il Grosseto, è in Serie D. Si potrebbe andare avanti ricordando quei club che rappresentavano l’élite in Serie C, come la Sangiovannese, il Montevarchi, la Massese, il Montecatini, la Cerretese, la Rondinella, squadre che oggi stentano fra la Serie D e i dilettanti.
RINASCITA LONTANA. La Toscana era calcisticamente una delle regioni più appassionate d’Italia. Aveva (ce l’ha ancora, almeno questo) il centro tecnico di Coverciano, possedeva impianti all’avanguardia in quegli anni ed era l’espressione di dirigenti come Artemio Franchi. Un regno per il calcio. Poi, piano piano, tutto è svanito, o quasi tutto. Basti pensare come l’Empoli sia stato il solo club della regione a non aver mai interrotto il suo cammino per dissesti finanziari. Certo, la Fiorentina nelle coppe europee, il ritorno in A del Pisa, la salvezza della Carrarese in B e le sorprendenti Pianese e Pontedera in C rappresentano perlomeno un segnale di speranza, ma c’è bisogno di altro in questa terra che un tempo arricchiva il calcio con decine di club di livello. La rinascita sembra lontana.
Di
Redazione LaViola.it