Il commento di Alberto Polverosi sulla situazione in casa viola dopo i sei successi di fila
Questo il commento di Alberto Polverosi, sulle pagine del Corriere dello Sport-Stadio, analizza la situazione della Fiorentina dopo la vittoria contro il Verona, la sesta consecutiva: “Sono passati più di sessant’anni, il tempo evita il rischio di sovrapporre la Fiorentina di Palladino a quella del record di vittorie consecutive del 59-60, di confondere il talento di allora (sconfinato e mai più raggiunto dai viola nei successivi periodi storici), con quello di oggi. Ma i sei successi di fila conquistati dalla Fiorentina in questo campionato spingono a riportare alla luce la più grande Viola di sempre, quella degli anni 50-60, la squadra che dopo il primo scudetto del ‘56 raggiunse il secondo posto per quattro campionati consecutivi, una finale di Coppa dei Campioni e un trionfo in Coppa delle Coppe. Chi ha visto giocare la Fiorentina in quegli anni, non l’ha potuta più dimenticare. Per fare un esempio della sua straordinaria qualità, quando se ne andò Julinho al suo posto arrivò Hamrin, è come se nella Fiorentina di Cecchi Gori una volta ceduto Batistuta fosse arrivato Pippo Inzaghi o Shevchenko. Era davvero una squadra strepitosa”.
“⌈…⌉ Tutti e undici erano nazionali, compresi gli oriundi Montuori e Lojacono che giocarono con l’Italia. Hamrin, insieme a Liedholm, era la stella della Svezia vice campione del mondo nel ‘58. Otto vittorie di fila, dal 7 febbraio ‘60 (Fiorentina-Udinese 2-1 con doppietta di Petris, friulano di Budoia) al 3 aprile (Palermo-Fiorentina 0-4 con doppietta di Lojacono e gol di Montuori e Hamrin, esposta tutta l’argenteria), fu una strana partita al Comunale di Campo di Marte contro il Vicenza (0-0) a fermare la striscia dei viola. In quelle otto partite la squadra di Carniglia segnò 20 gol, due e mezzo ogni novanta minuti. Ecco, l’unico paragone che possiamo azzardare fra ieri e oggi è sul numero delle reti, nelle sue 6 vittorie di fila la squadra di Palladino ne ha segnati 18, facendo salire la media a tre gol ogni ‘90. Riuscirà questa Fiorentina a raggiungere quella Fiorentina? E’ una domandona. Alla ripresa del campionato i viola andranno a Como e nella gara successiva giocheranno al Franchi contro l’Inter. Fare altri sei punti in queste due gare significherebbe restare in alto, molto, molto in alto”.
Di
Redazione LaViola.it