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Rassegna Stampa

Poker d’assi con Chiesa: i talenti in rampa di lancio

Le ultime due settimane per Federico Chiesa sono state una vera e propria escalation di emozioni. Prima la prestazione ed il grande gol con la Primavera nella vittoria (1-4) in Coppa Italia contro la Juventus.

Poi la maglia da titolare a Baku ed il gol decisivo per battere il Qarabag e regalare alla Fiorentina la qualificazione da ‘prima della classe’ in Europa League. Sorride e sembra un po’ spaesato il figlio di Enrico. Dopo aver appoggiato in rete il colpo di testa, Federico ha iniziato a correre, senza sapere dove stava andando. Finito in zona panchina, si è visto saltare addosso… Paulo Sousa.

Un abbraccio ed una pacca sulla testa sincera quella del tecnico portoghese, con un sorriso di felicità pura, di quelli che negli ultimi mesi non gli si è visto spesso stampato sulla faccia. Il gol di Chiesa sembra aver riappacificato tutto, o per lo meno ha contribuito anche a rasserenare ulteriormente il clima in casa viola. «Il primo gol consacra il mio percorso: è stata un’emozione indescrivibile. L’abbraccio con la panchina? Io ho fatto gol e mi sono girato, non sapevo che fare e sono corso verso la panchina, è stato un bell’abbraccio».

Sul volo notturno di rientro dall’Azerbaijan Chiesa parla da giocatore maturo. L’ingenua espulsione non altera il giudizio su una prestazione tutta sostanza, che consacra un giovane dal ‘body lenguage’ sempre positivo. «E’ stato un gol importante per la qualificazione – prosegue Chiesa – perché volevamo assolutamente chiudere primi il girone quindi sono ancora più contento. Ora pensiamo al Sassuolo, un’altra partita importante. Cercheremo di dare continuità a questi risultati ottenuti nell’ultima settimana che sono stati positivi».

Chiesa ma non solo. Sono settimane di soddisfazione pura per il settore giovanile della Fiorentina. Sono tanti i prodotti della ‘cantera viola’ che si stanno affacciando in prima squadra. Babacar e Bernardeschi ormai si sono affermati, ma dopo Chiesa, chissà che lo stesso destino non possa toccare anche ad altri giocatori. Sousa d’altronde non ha pausa di far giocare i giovani bravi.

Hagi, Perez e Mlakar (tutti classe ’98) compongono insieme a Chiesa (’97) un poker di nomi su cui la Fiorentina punta molto. Sono protagonisti in Primavera (al momento seconda nel girone A, ndr), ma non solo. Hanno davanti a loro un futuro piuttosto interessante. Un futuro colorato di viola.

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