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Poesio sul Corriere Fiorentino: “Quanta fatica, è allarme rosso”

Palladino - Fiorentina

Il giornalista sul Corriere Fiorentino critica l’atteggiamento di Palladino e i dati negativi delle ultime 14 gare

Come sottolinea Ernesto Poesio nel suo editoriale sul Corriere Fiorentino, la situazione in casa viola è preoccupante. L’autore cita significativamente le parole del motivatore Antonio Conte, secondo cui “per un vincente, un pareggio è una mezza sconfitta“. Una filosofia distante da quella mostrata dal giovane tecnico della Fiorentina, Palladino, per cui un punto contro il Napoli al Maradona sarebbe stato invece prezioso, quasi come una vittoria.

Lo dimostrano l’approccio estremamente prudente (“sei in difesa” e le parole soddisfatte dell’allenatore viola a fine gara, nelle quali non ha mostrato alcuna autocritica né espresso dubbi sull’atteggiamento della squadra. Tuttavia, osserva Poesio, “il giudizio potrebbe essere più benevolo se la partita di Napoli fosse un incidente di percorso“. I numeri, invece, raccontano un’altra storia: “nono ko nelle ultime 14 partite di campionato“, con soli “14 punti dei 42 disponibili“, dati impietosi che rendono complicata la corsa Champions e allontanano anche il sesto posto occupato dal Bologna, distante ormai cinque lunghezze.

Secondo Poesio, “accontentarsi di aver reso meno netta la sconfitta” dopo un primo tempo dominato dal Napoli (11 tiri azzurri contro appena 2 viola e 60% di possesso palla per i partenopei) non può bastare. Anche i segnali positivi, se analizzati attentamente, appaiono meno incoraggianti: Gudmundsson è tornato al gol con uno splendido gesto tecnico, ma per il resto della partita l’islandese è apparso “ancora troppo poco coinvolto, schierato da Palladino quasi a centrocampo“. Inoltre, la reazione nel secondo tempo è stata apprezzabile ma inefficace, con la squadra impegnata a cercare “più le basi per un gol di mischia (non arrivato) che vere e proprie azioni“.

Qualche speranza arriva dal nuovo asse offensivo FagioliKean, ma anche qui Poesio avverte: c’è “il rischio che gli avversari finiscano per prendere le misure“, considerando che questa è una delle poche soluzioni offensive dei viola. A preoccupare ancora di più è “l’atteggiamento estremamente prudente con cui la squadra di Palladino sembra affrontare ogni partita“, indipendentemente dalla caratura dell’avversario. L’incapacità di mettere sotto pressione costante gli avversari e le crescenti difficoltà difensive (“20 gol subiti in 14 gare rispetto ai 10 nelle precedenti 14“) sono problemi concreti e urgenti per una squadra che ha costruito la sua identità su un “calcio speculativo“, basato sulla solidità difensiva e la capacità di sfruttare le occasioni giuste.

Poesio conclude avvertendo che “il tempo per rimediare ancora c’è“, ma ammonisce che “sia in campionato che in Conference un altro passo falso rischia di essere anche l’ultimo“.

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