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Rassegna Stampa

Poesio sul Corriere Fiorentino: “Lo sprint finale sull’onda giusta”

Kean e Gudmundsson - Fiorentina

Il 3-0 alla Juventus rilancia le ambizioni viola in un campionato equilibrato. Intensità, coraggio e continuità saranno le chiavi per lo sprint finale

Nel suo editoriale sul Corriere Fiorentino, Ernesto Poesio descrive l’entusiasmo che ha avvolto la Fiorentina dopo la netta vittoria sulla Juventus. “Travolgenti. E anche travolti dall’entusiasmo e dall’abbraccio finale di un Franchi che non aspettava altro che vivere una serata così per superare e mettersi alle spalle le ultime difficili settimane“. Vincere per k.o. tecnico in appena 18 minuti contro una Juve “tramortita e subito al tappeto” non è certo un evento comune. Il 3-0 rifilato ai bianconeri, guidati dai deludenti ex Nico González e Vlahovic, si aggiunge a una stagione fatta di prestazioni straordinarie e momenti di blackout, tanto da “aver disorientato lo stesso Palladino“. Ma le vittorie nei big match non sono casuali: “i due 2-1 alla Lazio, il 2-1 al Milan, il 5-1 alla Roma, il 3-0 all’Inter” dimostrano che la Fiorentina può battere chiunque. Il problema è stato la discontinuità, che rischia di pesare nel momento decisivo della stagione.

Tornare indietro non è possibile, ma in un campionato così equilibrato la chiave sarà “saper cavalcare l’onda giusta al momento giusto” per scalare la classifica. La vittoria sulla Juventus, con Batistuta, Luca Toni e Pepito Rossi presenti in tribuna, “ha il sapore del trampolino di lancio per un finale di stagione ancora del tutto aperto“. E lo sprint finale la Fiorentina lo affronterà con la difesa a tre, tornata a essere una certezza, e “con quel centrocampo a tre che da tempo era parso l’approdo naturale per una squadra che doveva ritrovare le distanze e la compattezza“.

Ciò che ha fatto davvero la differenza è stata l’intensità. “Quello spirito battagliero con cui da subito la Fiorentina ha messo alle corde una Juventus ancora alle prese con i fantasmi del 4-0 subito dall’Atalanta, contestata dai propri tifosi e con più di un regolamento di conti all’interno dello spogliatoio“. La differenza di ritmo tra le due squadre è apparsa enorme, ma dietro questo dominio c’è una consapevolezza ritrovata: “la Fiorentina doveva iniziare a pensare da grande anche in campo, mettendo quel coraggio e quella voglia di imporre la propria presenza che sono necessari per poter aspirare a qualcosa di più di un posto in Conference“.

La classifica è cortissima: dal Bologna, ieri dominante contro la Lazio, al Milan, ci sono sei squadre racchiuse in altrettanti punti. “Un gruppone in cui tutto è possibile, dal conquistare un posto nell’olimpo europeo al ritrovarsi con un pugno di mosche“. Ecco perché la gara con la Juventuspiù di quella contro il Panathinaikos, era una vera finale per i viola“. Un’eventuale sconfitta avrebbe significato l’addio alle ambizioni più alte, ma con questa vittoria “ora torneranno a far compagnia nelle due lunghe settimane di sosta“. Prima di lanciarsi nello sprint decisivo, “proprio come ieri al Franchi“.

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