I successi di prestigio contro le grandi, il punto di personalità a San Siro. Ora la Fiorentina deve fare filotto con le piccole
Il ciclo di ferro che la Fiorentina si è lasciata alle spalle ha portato punti (tanti), consapevolezza e quello slancio di cui la squadra aveva bisogno dopo il periodo nero che aveva raffreddato gli entusiasmi e provocato l’apertura di processi sommari a carico dell’allenatore. Se una risposta insomma doveva arrivare, quella dei viola è stata tanto convincente da ribaltare in meno di un mese giudizi e prospettive. Così scrive Ernesto Poesio sul Corriere Fiorentino.
LIMITE DA SUPERARE. Certo, tutto è ancora in gioco, il finale di stagione si annuncia tanto imprevedibile quanto infuocato per il “gruppone Europa”. Di sicuro, per i viola, le prossime tre gare contro squadre in lotta per la salvezza rappresentano una grande occasione per provare l’allungo. E’ arrivato il momento di alzarsi sui pedali e provare uno strappo che potrebbe risultare decisivo. Per farlo però la squadra di Palladino dovrà superare un altro limite visto che proprio le squadre di media bassa classifica in questa stagione hanno rappresentato le insidie maggiori in termini di punti e di conseguenza anche di fiducia.
SOGNO CHAMPIONS. Per far sì che i successi contro le big del campionato (la Fiorentina ha vinto 8 scontri diretti) non restino solo delle belle fotografie da conservare nell’album di famiglia, è indispensabile evitare qualsiasi passo falso. Un risultato negativo rischierebbe di vanificare il bottino di punti raccolto nell’ultimo mese oltre a incidere sul morale del gruppo, decisivo come non mai in una lotta così serrata. Vietato rallentare. Dopo le due vittorie di pregio contro Juve e Atalanta e l’altrettanto convincente pari con il Milan la media della squadra di Palladino è salita solo da 1,61 a 1,68 punti a partita. Prendendo a riferimento gli ultimi tre campionati emerge un dato inconfutabile: per il quarto posto la media punti non può essere inferiore all’1,8. L’attuale andamento viola (che risulta comunque il migliore dell’era Commisso visto che Italiano non è mai andato oltre l’1,63 finale) porterebbe la squadra di Palladino in zona sesto posto. Servirebbe di più in termini di continuità. Il prossimo trittico di partite diventa dunque decisivo per consolidare o meno il sogno Champions prima agganciato, poi sfumato e adesso non così lontano da non essere obbligati a provarci.
Di
Redazione LaViola.it