Rassegna Stampa

Poesio sul CorFio – Solo colpe di Pioli? Squadra superficiale e dirigenza allergica ai cambiamenti

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L’analisi del momento della Fiorentina, tra la caccia al colpevole, le responsabilità di Pioli, ma anche squadra e dirigenza sul banco degli imputati

Addossare tutta la responsabilità su Stefano Pioli, trasformato in pochi giorni da salvatore e «unico in grado di risolvere questa situazione» a traditore della patria e pericolo pubblico numero uno, non pare proprio abbia pagato, scrive Ernesto Poesio sul Corriere Fiorentino.

Ora che pure la Conference League invece di rappresentare il solito paravento dietro al quale nascondere le proprie debolezze ha messo in evidenza tutte le lacune profonde di questo insieme di giocatori, che per comodità ancora chiamiamo squadra, sarà forse il caso di indirizzare le colpe anche verso gli altri attori di questa disgraziata stagione: questa dirigenza per esempio, del tutto allergica a forze e idee fresche provenienti dall’esterno e che continua ad autorigenerarsi al suo interno nonostante siano evidenti gli errori (e non solo in questa stagione), e questo gruppo di giocatori che dopo aver avuto la sfacciataggine di esultare (Pongracic perfino sui social) per l’esonero di Pioli, ora si sono visti impartire l’ennesima lezione, almeno dal punto di vista del carattere, dall’ultima in classifica della Bundesliga.

In questo non certo epico scontro fra fanalini di coda dei rispettivi campionati, è stata la Fiorentina a fare la figura peggiore come quasi sempre le è capitato da agosto a oggi. E tutto questo nonostante la partita si fosse anche inaspettatamente messa al meglio grazie al regalone della difesa del Mainz che aveva servito su un piatto d’oro (nemmeno d’argento) il gol del vantaggio. Troppo facile, devono aver pensato Ranieri e compagni che hanno fatto di tutto per far rientrare in partita i tedeschi, abbassando i ritmi e giocando con una superficialità che proprio non si addice al momento tragico, sportivamente parlando, che il club sta vivendo. È proprio la totale assenza di presa di coscienza della situazione a preoccupare più degli stessi risultati. Possiamo solo sperare che Vanoli, dipinto come un novello sergente maggiore Hartman (il fustigatore di Full Metal Jacket) sappia aprire gli occhi a chi continua a sembrare non interessato alle cose terrene. Anzi a quelle terra terra, dove è stata trascinata la Fiorentina.

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