Alla fine arriva la Conference, ancora, ma con il 6° posto e 65 punti. Rammarico c’è, ma da qui si costruisca per alzare il livello
Due posizioni in più, ma stessa Europa. Quella che affascina meno e che alla quarta partecipazione consecutiva potrebbe pure sembrare una prigione ma che almeno regala alla Fiorentina qualche carta in più per trattenere i protagonisti migliori di questa stagione. Così scrive Ernesto Poesio sul Corriere Fiorentino.
DI PALLADINO. Da Udine a uscire rafforzato è certamente Raffaele Palladino, che ora potrà opporre alla tempesta di critiche (anche eccessive) che gli sono piovute addosso, la tranquillità di chi alla prima stagione su una panchina importante ha raggiunto l’Europa.
PALLA ALLA SOCIETA’. Ora la palla passa alla società chiamata a non accontentarsi più di essere protagonista solo nella coppa minore. E a seguire le indicazioni dell’allenatore che la dirigenza tutta ha voluto confermare al timone della squadra: nessuna ulteriore rivoluzione, conferme dei pezzi pregiati e un mercato più di qualità che di quantità per alzare il livello anche delle alternative a disposizione del tecnico. Per costruire finalmente una Fiorentina in grado di accendere l’entusiasmo e ambire a posizioni migliori sia in campionato che in Conference.
Di
Redazione LaViola.it