Fiorentina non spumeggiante, ma in zona Champions: parla la classifica. Rinforzi a centrocampo, il giudizio balla sull’affare Comuzzo
Non una grande vittoria, ma una vittoria grande. Si potrebbe sintetizzare così il 2-1 con cui la Fiorentina ha avuto la meglio sul Genoa, come scrive Ernesto Poesio sul Corriere Fiorentino. Non è stata certo spumeggiante la squadra di Palladino e nel secondo tempo più volte è andata vicina a subire una clamorosa rimonta, ma alla fine in qualche modo i tre punti sono arrivati e con essi il ritorno a pieno titolo nel gruppone che punta alla Champions. Ci sono dei momenti in una stagione in cui non si può sbagliare il colpo, snodi che alla fine risultano decisivi. Per questo Palladino aveva saggiamente caricato al massimo il valore della partita.
CLASSIFICA E RINFORZI. Una Fiorentina di lotta in una serie A che d’altronde, con il solidissimo e poco appariscente Napoli di Conte a guidare il gruppo, offre punti di riferimento non poi così distanti dall’idea calcistica di Palladino. A parlare alla fine è sempre la classifica. Ora il finale di mercato. Gli arrivi di Folorunsho, della scommessa (nel senso del carattere particolare) Zaniolo e del promettente Ndour hanno senza dubbio aumentato le risorse a centrocampo, il reparto che dal malore di Bove in poi aveva perso pezzi e certezze.
CECCHI GORI. E se in attacco con sorpresa non è arrivato il vice Kean, in difesa è stato doloroso l’addio di Kayode mentre le ultime ore saranno decisive per l’altro gioiello del vivaio Pietro Comuzzo. Da come finirà la trattativa col Napoli dipenderà molto del giudizio sul mercato viola. Anche perché per un club come la Fiorentina che ambisce a migliorarsi non dovrebbe essere impossibile trattenere un giovane di 19 anni che, tra l’altro, resterebbe a Firenze più che volentieri. Il muro dei 40 milioni alzati da Commisso non saranno lo striscione di Cecchi Gori («Batistuta è incedibile»), ma un po’ ci somigliano.
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Redazione LaViola.it