Un’estate senza grandi uscite, tanti giovani vengono da squadre che lottavano per salvarsi. I risultati del campo per riequilibrare il bilancio
Un mercato in cui la Fiorentina non ha certo lesinato risorse. E un’estate, ad esclusione di quella iniziale della gestione Commisso, passata senza cessioni importanti, un po’ perché alcune offerte possibili (come quelle per Dodò) non sono arrivate, e un po’ perché i viola ne hanno rispedito al mittente altre (come nel caso di Gosens). Così scrive Ernesto Poesio sul Corriere Fiorentino.
AMBIZIONI E GIOVANI. Basterebbero questi due elementi, uniti ai rinnovi di giocatori cardine come De Gea e Kean e all’arrivo di Pioli, per definire quello viola come un mercato che ha cercato di essere coerente con le ambizioni dichiarate. Fino a dove potranno crescere lo dirà a solo il campo perché per quanto pagati profumatamente i giocatori arrivati hanno tutti un profilo comune: giovani, di prospettiva, già pronti per il campionato italiano, che però, per la maggior parte, finora hanno affrontato solo in squadre che avevano come obiettivo la salvezza e non le zone europee. Il grande salto per loro potrebbe non essere scontato e toccherà a Pioli proteggere la loro crescita dal peso delle aspettative. Dalle cessioni il ricavato è stato risibile, motivo in più per cercare di riequilibrare la bilancia attraverso i premi provenienti dai risultati. L’Europa che conta non è più solo un’opzione.
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Redazione LaViola.it