Il tecnico viola ha badato al sodo, niente tridente e Fiorentina con il 3-5-2. Stavolta poca sofferenza ai playoff
Appena venti minuti per mettere sulla strada giusta la quarta qualificazione consecutiva alla Conference. Se nelle precedenti tre occasioni i playoff di andata avevano creato più di qualche grattacapo inaspettato alla Fiorentina, stavolta (complice anche il livello degli avversari, probabilmente il più basso rispetto ai precedenti) la partita d’esordio viola è scorsa via senza particolari patemi d’animo, scrive Ernesto Poesio sul Corriere Fiorentino.
INGENUITA’. A complicare semmai un po’ le cose ci ha pensato Kean, che si è lasciato trascinare inspiegabilmente dai nervi reagendo in modo scomposto a una tirata di capelli, anzi di treccine, con un tentativo di gomitata. Che sia andata a segno o meno poco importa, è il gesto che conta e Kean dovrebbe saperlo bene. Un’ingenuità insomma, che però lo terrà fuori dalla Conference almeno due giornate.
AL SODO. Pioli ha deciso di non partire subito con il più offensivo tridente optando per il più equilibrato 3-5-2 con cui la Fiorentina ha giocato per la maggior parte della scorsa stagione. Un assetto consolidato, in attesa della miglior forma di tutti gli interpreti offensivi tra cui Piccoli (a cui è richiesto un lavoro anche in fase difensiva), ma anche il segnale che il modulo varierà in considerazione degli avversari e del tipo di partita da gestire. Scelta saggia quella del mister che ha voluto badare al sodo, mettersi al riparo dalle insidie del calcio agostano, e portare a casa la prima vittoria di questa sua seconda avventura viola.
Di
Redazione LaViola.it