Con il cuore. Con gli attributi. Metteteci quello che volete. Alla Fiorentina di energie fisiche e nervose ne sono rimaste davvero poche. La stagione, pesantissima e logorante per quello che il gruppo ha vissuto, ha prosciugato quasi tutto. Stefano Pioli è stato sincero: aver giocato in dieci per tutta la partita contro la Lazio ha moltiplicato lo sforzo. Oltretutto la Fiorentina ha anche la sfortuna di giocare in anticipo contro il Sassuolo. Un giorno in più di riposo avrebbe fatto comodo. Tant’è. Poche energie rimaste, da centellinare in questo finale di stagione, ma una voglia pazzesca di raggiungere un obiettivo importante. E la consapevolezza che per puntare ad un piazzamento europeo, l’unico obiettivo di oggi deve essere la vittoria.
Pioli parla poco di Europa, anche ieri in conferenza stampa ha scansato l’argomento, eppure raggiungere quella benedetta qualificazione ai turni preliminari di Europa League significherebbe tantissimo. Per il gruppo, per come ha costruito la cavalcata dal nulla (a Moena c’erano tanti giovanissimi e diversi giocatori che volevano scappare) e per come ha reagito alla mazzata che ha subito lo scorso 4 marzo. Tutti motivi validissimi per stringere i denti, per gettare il cuore oltre l’ostacolo in una settimana in cui la Fiorentina (per quanto visto in campo) avrebbe meritato molto di più del punto raccolto contro la Spal.
Il Sassuolo è reduce da un campionato disastroso, ha di gran lunga il peggior attacco del torneo, ma nelle ultime settimane ha messo insieme prestazioni interessanti. Al Mapei Stadium ha fermato anche il Napoli sull’1-1, in trasferta è andato a prendersi un altro punto sul campo del Milan. Risultati che lo hanno allontanato dalla zona caldissima della classifica, ma il traguardo della salvezza (obiettivo impronosticabile in estate) non è ancora stato tagliato. Per questo i neroverdi giurano battaglia, con un Babacar voglioso di mettersi in mostra contro il suo passato. Dovrà strappare una maglia da titolare a Berardi.
La Fiorentina non può permettersi particolari stravolgimenti, anche perché certe scelte sono obbligate. Davanti a Dragowski (protetto da Pioli in sala stampa), la linea stavolta sarà a quattro, con Laurini e Biraghi sugli esterni e con Milenkovic (nel suo ruolo naturale) a far coppia al centro con Vitor Hugo. A centrocampo tornerà Benassi dopo il problema alla caviglia che lo ha tenuto fuori contro la Lazio. Ci sarà Veretout, carico a molla dopo la tripletta, e probabilmente Cristoforo. Ieri l’uruguaiano ha sopravanzato Dabo nella corsa all’ultimo posto a centrocampo. Cristoforo è fresco, Dabo è apparso particolarmente stanco mercoledì sera. Vedremo, il ballottaggio sarà vivo fino all’ultimo. In attacco tornerà Saponara (con la fascia al braccio) a far coppia con Chiesa alle spalle di Simeone. L’idea Falcinelli è balenata, ma al momento il Cholito sembra in netto vantaggio per giocare dal primo minuto.
Di
Alessandro Latini