Solo De Gea tra i big è sicuro di restare. Gosens riscattato, ma occhio alla Roma. Mandragora, rinnovo in stand by
Si fa presto a parlare di «basi solide». Perché puoi aver tutte le migliori intenzioni del mondo ma nel calcio di oggi, si sa, le società hanno poteri limitati. Assai limitati. Prendiamo la Fiorentina per esempio, e tutti quei giocatori che dovrebbero (condizionale d’obbligo appunto) rappresentare le fondamenta su cui costruire una squadra ancora più forte. Il primo (De Gea) ha rinnovato il contratto per tre anni e lui si, quindi, è una splendida certezza. Su tutti gli altri però, aleggiano punti interrogativi più o meno grandi. Basta pensare a Kean, a cui i viola vorrebbero proporre un nuovo contratto (adeguando l’ingaggio) che tolga di mezzo la spada di Damocle della clausola rescissoria da 52 milioni ma che, per il momento, non ha ancora dato risposte definitive. Per questo non si può far altro che aspettare, sapendo che tra il 1 e il 15 luglio sarà tutto nelle sue mani e che ci sono club (su tutti il Manchester United) che non avrebbero problemi a staccare l’assegno buono per portarselo via. L’arrivo di un allenatore come Pioli però, potrebbe essere un ulteriore elemento importante per convincerlo a restare, scrive il Corriere Fiorentino.
BIG. Discorso diverso invece per Dodo, in rottura ormai prolungata con la dirigenza e nel mirino di squadre come Napoli, Barcellona, Liverpool, Juventus e chissà chi altro. Nel suo caso però bisogna sedersi al tavolo con la Fiorentina e, per meno di 25 milioni, difficile che arrivi il via libera. E poi Mandragora (il cui rinnovo è per il momento in stand by), Gosens, che sta benissimo a Firenze ma che potrebbe finire nel mirino del Gasp per la Roma e, soprattutto, Gudmundsson. Un potenziale campione che però nella sua prima stagione a Firenze si è fatto vedere solo a tratti e che ha avuto diversi difficoltà.
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Redazione LaViola.it