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Pjaca-Fiorentina, storia di un lungo inseguimento. A buon fine una trattativa lunghissima

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Su La Nazione storia di un lungo inseguimento tra la Fiorentina e Pjaca, con lunghissima trattativa con la Juve. Poi il lieto fine.

Inseguimento di un anno fra stalli e musi a volte lunghi, accelerazioni e rapporti conservati per riannodare il filo di un incrocio svanito ma forse, chissà, ancora possibile. Alla fine ecco l’accordo, ma quanta fatica per limare gli spigoli di una trattativa davvero complessa per somma di qualità vera e fragilità presunta: sul piatto il talento purissimo, un ginocchio riabilitato, gli inevitabili equilibri da trovare per proteggersi dai rischi finanziari, le legittime esigenze delle società – vietato in ogni caso rimetterci troppo – e la curiosità per un futuro che solo Pjaca (che martedì sarà a Firenze per le visite) potrà disegnare.

LE CIFRE. La Fiorentina pagherà 2 milioni per il prestito oneroso del giocatore e ha fissato il diritto di riscatto a 20 milioni, mentre la Juve si è riservata un diritto di recompra a 26: se Pjaca dovesse tornare a livelli altissimi – e la Juve decidesse quindi di riprenderselo – pagherebbe in sostanza 4 milioni di valorizzazione alla società viola. Ma questi sono scenari davvero futuri, legati al rilancio un talento che a 23 anni, dopo essersi messo in vetrina con la nazionale negli Europei del 2016, è inciampato in problemi fisici che hanno bloccato il suo decollo nella Juve, che se l’era comprato per 23 milioni dalla Dinamo Zagabria.

LUNGO CORTEGGIAMENTO. La Fiorentina cercò di inserirsi durante il periodo della riabilitazione, ma Pjaca rispose subito picche alla proposta di Corvino (luglio 2017) scegliendo di restare alla Juve dopo l’infortunio al ginocchio; ora Pjaca ci ha messo assolutamente del suo per sbarcare a Firenze e lo sanno bene Samp e Milan, che si erano avvicinate al calciatore e sono rimbalzate sul suo no: «In Italia mi vuole la Fiorentina». Da qui a trovare l’accordo è stata dura, insieme a Corvino si è dovuta muovere anche la proprietà viola. Dall’estero nel frattempo si erano fatti avanti altri due club, fra questi è uscito il nome del Leicester. Ma dopo il rifiuto di un anno fa, Pjaca si sentiva in un certo senso in debito anche con il proprio procuratore Naletilic, legato da profonda amicizia con Corvino.

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