Il croato e l’argentino sono chiamati al riscatto dopo le ultime prove negative. Anche il brasiliano non sta incidendo come si sperava.
La Fiorentina è attesa al salto di qualità, che deve passare per la maturazione di alcuni protagonisti. Da Pjaca e Simeone, ad esempio, ci si aspetta di più, e non solo per la quota gol che è ancora modesta (2 il Cholito, uno il croato). Così scrive La Nazione.
CROATO. Pjaca è stato inseguito per tutta l’estate con la prospettiva di far luccicare il tridente del 4-3-3, il tira e molla con la Juve sulle modalità dell’arrivo ha aumentato le aspettative sul conto di un teorico top, che troppe difficoltà invece ha trovato a Firenze. L’impressione è che Pjaca non sia abbastanza libero di testa e insista troppo con numeri che non gli riescono, come se le idee non traducessero in realtà per il mancato funzionamento dei mezzi fisici.
CHOLITO. Simeone è l’altro mezzo punto interrogativo, il decollo dopo la prima buona stagione viola (14 gol in campionato e uno in Coppa Italia) si è impantanato nelle ultime quattro partite per i risultati modesti della sua generosità. Gli manca il gol dal 19 settembre, logico che da lui ci si aspetti di più.
SOTTO ESAME. Il terzo giocatore sotto esame è Gerson, che si era presentato in modo sontuoso nella partita contro il Chievo e poi si è perso nella ricerca di un’identità più completa da mezz’ala. Il brasiliano incrocerà spesso Barella e Castro, i due centrocampisti migliori del Cagliari, e dovrà aggiungere al suo repertorio gli strappi verticali che gli chiede Pioli per sostenere il tridente.
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Redazione LaViola.it