Tifoso dell’Udinese, friulano doc, e commentatore sportivo per decenni Bruno Pizzul parla così ai microfoni di LaViola.it della sfida che attende la squadra di Sousa mercoledì a Udine:
Stagione difficile quest’anno per l’Udinese, che idea si è fatto di questa annata della squadra bianconera? “E’ stata una stagione un po’ travagliata. Sembrava potesse fare almeno un campionato da metà classifica, ci sono stati diversi infortuni, ed i nuovi arrivati non sono mai riusciti a fornire delle prestazioni adeguate. L’organico di questa Udinese mi è sembrato decisamente inferiore a livello qualitativo di altre stagioni, ma dovrebbe centrare almeno la salvezza. Molti punti sono stati buttati via, e poteva forse fare qualcosa di più”.
E invece della Fiorentina che idea si è fatto? “Ha fatto un campionato più che dignitoso, giocando per buona parte della stagione il miglior calcio della Serie A. E’ ancora vicina alle posizioni di classifica che potrebbero regalarle una posizione nell’Europa che conta, o comunque in Europa League, penso che un tifoso viola possa comunque ritenersi soddisfatto di quanto fatto dalla Fiorentina in questa stagione. Le è venuta a mancare solo un po’ di continuità”.
Si aspettava che Kone potesse trovare così poco spazio alla Fiorentina? “Mah, a Udine non aveva assolutamente convinto. Non era piaciuto ad allenatori, ed anche ai tifosi. Molti li contestavano il fatto che sembrava non desse mai tutto per la maglia, avendo degli atteggiamenti quasi alla Balotelli per fare un esempio. Non aveva lasciato una grande impressione tanto è che quando è partito quasi nessuno ha rimpianto questa cessione”.
Da Matos invece si aspettava qualcosa di più? “E come si fa a dire qualcosa su di lui, non lo fanno giocare mai. Nonostante stia facendo molto male Zapata. Ancora una volta si pensava che potesse salvare tutto Di Natale, ed invece i gol di Totò non sono arrivati come negli anni passati.”
Strana la storia di Di Natale, i diverbi con gli allenatori, ed il fatto che non giochi quasi mai…quasi come Totti “Io sto dalla parte degli allenatori. Sono quei mostri sacri che devono capire che quando giunge una certa età devono farsi un po’ da parte e non pretendere sempre che gli venga concesso qualsiasi cosa. Se non si allenano con il resto dei compagni, se hanno un rendimento non adeguato è giusto che non giochino. Di Natale quest’anno purtroppo ha quasi sempre fatto male. Ed è giusto che stia fuori per far giocare qualcuno che sta meglio”.
Due proprietà particolari quelle di Fiorentina e Udinese, che nonostante tutto vengono quasi sempre messe in discussione dalle rispettive piazze. Quest’anno quanto mai a Udine non c’è stato un grande clima, così come ultimamente a Firenze. Ci vede delle somiglianze? “Udine è un paesone, i tifosi dell’Udinese sono stati abituati sempre forse troppo bene. La famiglia Pozzo è accusata di stare sempre troppo attenta ai bilanci, ma facendo sempre molto bene. In giro per il mondo invece è considerata una società modello, ha bilanci solidi, e non è facile questo. Le nozze con i fichi secchi si possono fare finché durano, non è sempre automatico. Molti accusano i Pozzo di essere i presidenti di una volta, cioè che fanno questo di mestiere, e si arricchiscono con questo modo di fare calcio. A Firenze ai Della Valle questo non si può certo dire, per quanto ci siano grandi ambizioni nella piazza viola e ai Dv si chieda sempre qualcosa in più. Però mi viene da pensare che se da una parte e dall’altra venissero meno i Della Valle e i Pozzo, poi vorrei vedere a che scenari si potrebbe andare incontro…”
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Redazione LaViola.it